Purtroppo noi in questa storia non ci siamo; anni fa eravamo protagonisti, ora solo spettatori, o al massimo comparse.
Troppo poco per una nazione che vanta più di quaranta titoli europei sparsi nelle bacheche dei suoi club. Se vogliamo, qualche alibi lo troviamo pure, perché il Napoli è uscito ai gironi pur avendo raccolto 12 punti (alla pari con Dortmund e Arsenal); la Juventus è stata eliminata al primo turno, dopo una partita maledetta in cui non si sarebbe dovuto giocare, nonostante comunque nelle altre partite non abbia giocato all'altezza della competizione. Per il Milan non servono parole, ma basta ricordarsi il risultato della partita di ritorno contro l'Atletico Madrid.
Questi alibi offrono certo punti positivi da cui ripartire, così come la Roma, che se l'anno prossimo in Europa gioca come in questa stagione in campionato, allora potrebbe essere non soltanto un outsider. Bisogna cercare di far bene anche in Europa League, coppa troppo spesso snobbata dai nostri club (come se in Champions le cose andassero bene...), vedi Napoli e Lazio, non solo per riavvicinarsi alla Germania nel ranking UEFA, ma anche per allontanarsi dal Portogallo (che bestemmia per il nostro calcio!).
Per ritornare a dove abbiamo cominciato, la Champions League è una storia in cui dobbiamo tornare ad essere protagonisti, se possiamo addirittura eroi.