Fumogeni, bandiere, sciarpe, striscioni, tanto fiato in gola per cantare e soprattutto la passione per la propria squadra, senza la quale tutto questo sarebbe impossibile da creare. In una coreografia si racchiude quindi la grande bellezza del calcio e la testimonianza che la parola "tifo" non è sinonimo di violenza ma d'amore e passione. “Capir non può chi non lo prova”. La selezione non è stata affatto facile, ma alla fine, ecco a voi, le 10 coreografie più belle del mondo.
1 – BORUSSIA DORTMUND
Quarti di finale di Champions League, la partita era Borussia Dortmund-Malaga, terminata 3-2 per i tedeschi. All'entrata in campo la curva del Borussia ha messo in atto un vero e proprio capolavoro artistico per spronare la squadra e conquistare la qualificazione in semifinale. Una Champions League sullo sfondo, un Ultras che guarda dal binocolo e sotto la frase “Auf den spuren des verlorenen henkelpotts” cioè “Alla ricerca della coppa dai grandi manici perduta”. Da brividi.
2 – BAYERN MONACO
Un'altra tedesca, questa volta il Bayern Monaco. I bavaresi affrontano il Lione nella semifinale di Champions League e la vincono per 1-0 anche grazie al supporto di questa splendida tifoseria. Uno stadio tinto di bianco e rosso e al centro della curva una gigantesca riproduzione dello stemma della squadra. Uno spettacolo incredibile.
3 – INTER
Finale di Champions League: Bayern Monaco – Inter. I nerazzurri non sono nuovo a grandi coreografie ma in quella finale danno il meglio di loro realizzando una delle coreografie più belle di sempre. Il simbolo dell'Inter contornato dalle stelle della Champions e la frase “...e ora insieme coroniamo il sogno!!!”. Una coreografia degna di finale.
4 – A.S.ROMA
Non è un caso se nei Derby di Roma sono state realizzate alcune delle coreografie più belle del mondo. Era il 1999, Roma-Lazio, vincono i giallorossi 4-1 e la curva sud da vita ad un vero e proprio capolavoro. Una dichiarazione d'amore verso Roma e verso la Roma. Una frase del poeta latino Orazio Flacco Quinto per dimostrare la propria grandezza: “Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma”.
5 – KAISERSLAUTERN
La squadra attualmente milita nelle Serie B tedesca ma il suo tifo è da Bundesliga. I tifosi del Kaiserslautern sono gli artefici delle più belle coreografie della nazione e questa coreografia ne è la testimonianza.
6 – CELTIC
In occasione dei 125 anni del club, i tifosi del Celtic Glasgow, hanno festeggiato il compleanno della propria squadra con una coreografia da brividi. Una serata magica per la squadra scozzese che, spinta dal grande tifo e dalla spettacolare coreografia, ha realizzato una storica impresa battendo il Barcellona per 2-1.
7 – AJAX
Potenza, grandezza e maestosità tutto racchiuso in una coreografia. Il nome AJAX scritto a caratteri cubitali nell'anello superiore della curva e sotto il nome della città a cui appartengono. I tifosi olandesi hanno dato una grande prova d'affetto e sono riusciti a dimostrato di essere gli unici eredi e rappresentanti della propria città.
8 – STELLA ROSSA
Non sempre per realizzare una coreografia c'è bisogno di un telone e dei cartoncini. Delle volte basta qualche fumogeno e tante bandiere. La dimostrazione ci viene data dai tifosi della Stella Rossa di Belgrado che durante il Derby contro il Rad di Belgrado realizzano un vero e proprio spettacolo pirotecnico.
9 – GALATASARAY
Durante il Derby di Istanbul contro il Besiktas, i tifosi del Galatasaray realizzano una coreografia per omaggiare il loro grande allenatore Terim. Nella coreografia, l'allenatore indica ai suoi giocatori la strada verso il successo con accanto la frase “Camminate a testa alta”. A coronare l'opera d'arte il mister Terim che guarda lo spettacolo con le lacrime agli occhi.
10 – BARCELLONA
In occasione della semifinale di Champions League tra Bracellona e Inter (terminata 1-0 per il Barca), i tifosi catalani hanno rappresentato il 12esimo uomo in campo, raffigurando, in una gigantografia, un tifoso che porta fiero la sciarpa blaugrana. Peccato che il 12esimo uomo non riusci ad evitare l'eliminazione della sua squadra.
