Si tratta dei KuTso, una band dei Castelli Romani, che di strada ne ha fatta dai suoi esordi nel 2007, dai concerti in piazza per le feste di paese fino al loro primo album “Decadendo (su un materasso sporco)” del 2013. In tutto questo tempo, com’è normale per una giovane band, i musicisti sono andati e venuti, fino alla formazione attuale: Luca Amendola al basso, Donatello Giorgi alla chitarra, Simone Bravi alla batteria e poi lui, alla guida della band fin dall’inizio di questa avventura musicale, Matteo Gabbianelli cantante e acrobata del gruppo.
I nostri fan e ascoltatori li hanno apprezzati in concerto al 4° compleanno di Radio Libera Tutti, alla Locanda Atlantide di Roma, ma gli amanti della musica dal vivo li seguono ovunque, da Torino a Messina, da Albenga a Lamezia Terme, con più di 80 date all’attivo solo nello scorso 2013, il Perpetuo Tour dei KuTso ha portato la band a esibirsi in ogni parte d’Italia, dalla capitale fino ai paesi più piccoli.In pratica fanno i musicisti e il loro lavoro è suonare, non darsi al divismo, se poi la fama arriva sarà tanto di guadagnato.
Ora che talent show e internet dispensano i 15 minuti di celebrità profetizzati da Andy Warhol non è facile stare a galla e trovare uno spazio per farsi sentire, ma i KuTso sono uno segnale positivo di un certo cambiamento di tendenza. Prima cosa, sono musicalmente “katsuti”, sotto la loro bravura c’è il lavoro sodo che si può sentire sia nella loro fatica discografica (voci di corridoio descrivono Matteo Gabbianelli come un perfezionista) sia nelle loro esibizioni. Secondo, hanno ritmi, riff, ritornelli, temi musicali e testi sarcastici, surreali ma anche pieni di rabbia verso la realtà fallimentare che ci circonda, che non fanno mancare davvero nulla al loro repertorio. La loro creatività è la risposta migliore per un paese che stenta a svecchiarsi, se poi questa piccola ribellione allo sfacelo avviene con il sorriso sulle labbra il divertimento è assicurato, come ha sperimentato il pubblico di piazza San Giovanni ascoltando “Compro una tv” e “Questa società”.
Oltre le polemiche politiche rivolte ai sindacati organizzatori del concertone del 1°Maggio, il bilancio artistico è positivo, grazie agli ospiti che si sono succeduti dal pomeriggio alla sera, anche per la possibilità data alle realtà emergenti di esibirsi. Non che il posto sul palco sia stato regalato, viste le selezioni che i gruppi devono superare prima di arrivare al concerto finale, ma come dimostrano questi quattro ragazzi venuti dal nulla della provincia il lavoro paga. La gavetta è lunga, ma occorre per avere una band professionale, creativa e divertente, che non dimentica da dove viene anche se è in diretta nazionale. È probabile che ora sianoo in viaggio verso la prossima meta del loro Tour, se non li avete mai visti cosa aspettate? Dai KuTso!