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INTERVISTA A annalisa pompeo
Prima del live, come sempre, abbiamo chiacchierato un po' con la protagonista della serata. Un breve ma deciso scambio di battute con Annalisa Pompeo.
Come mai hai scelto di utilizzare il tuo vero nome e cognome e quindi non un nome d'arte?
«In realtà ho utilizzato già da tempo diversi nomi: il primo è stato "Annalyse" nel 2006 ma per scelta della produzione. Poi quando mi sono slegata e sono diventata "indipendente" ho preferito scegliere proprio il mio nome perché vorrei rispecchiarmi totalmente, essere più reale possibile. Anche se adesso, avendo una nuova produzione a cui bisogna in qualche modo affidarsi, abbiamo scelto (ve lo dico in anteprima) "Alis Pompeo" che è un'abbreviazione del mio nome.»
Quali cambiamenti musicali ci sono stati da quel primo "Fragments of Life"?
«Tanti direi. Tanti perché sicuramente ora sono più matura dal punto di vista della scrittura e della composizione. Sono passati quasi dieci anni e in dieci anni cambiano tante cose, cambia la voce, la gestione e la padronanza del palcoscenico, la tua stessa figura. Sotto tutti questi punti di vista potrei dire di sentirmi realizzata.»
Tra i gruppi che hanno ispirato il tuo stile rientrano anche i Fleetwood Mac: in che modo hanno influenzato la tua musica?
«In realtà i Fleetwood Mac sono una band che conoscevo già da parecchio però li ho ascoltati bene e li ho approfonditi solo in quest'ultimo periodo. In particolare i brani di Stevie Nicks a cui sono profondamente legata, li sento molto vicini al mio stile musicale. Quindi mi sono avvicinata molto a questa band perché c'è molto di quell'America che ascolto, quella musica country e folk americana che proviene appunto da quelle terre da cui traggo ispirazione.»
Per i tuoi testi hai qualche cantautore di riferimento? Magari una donna...
«Tori Amos, Joan Baez, Kate Bush. Diciamo un po' tutto il filone a partire dagli anni sessanta fino ad oggi.»
Com'è stato suonare in televisione sui canali Rai? Raccontaci questa esperienza.
«è stata una gran bella esperienza nel 2006 con "Fragments of Life". Ho presentato due brani ed è stata la mia prima esperienza in tv di fronte ad un grande pubblico. Ero emozionatissima. è un'esperienza che mi ha formata molto (non solo questa ovviamente, anche tante altre che sono accadute successivamente). Ho avuto modo di crescere artisticamente e il contatto con il pubblico è diventato sicuramente più forte.»
Cos'hai in cantiere al momento?
«Al momento ho un EP di sei brani più o meno (devo definirlo ancora bene) quindi non un album. Ho scelto di prendere i pezzi più rappresentativi della nuova produzione. Ho fatto un viaggio negli U.S.A. che mi ha particolarmente ispirato. Io musicalmente provengo da quello stile, da quella musica, quindi è stato un viaggio molto profondo. Di conseguenza sono nati questi brani che inserirò in questo nuovo EP che credo si chiamerà "Resonance" e questa è la mia attuale produzione.»
Francesca Marini, per Radio Libera Tutti