Il vincitore del premio della critica della prima edizione del Festival dei Castelli Romani ha presentato infatti il suo primo EP, Presunte attitudini.
Spirito attento e curioso, il cantautore nei suoi testi mescida riflessione e sensibilità: emozioni pensate, analizzate e poi ricomposte per esplodere nella pregnanza della parola, cercata, scovata e rivista alla luce di quella lampadina che compare sulla copertina del cd, di cui foto e progetto grafico sono della brava Sofia Bucci, con la quale collabora da anni e che sa bene interpretare il sentire e il pensare del ventottenne veliterno.
Quattro i brani inseriti: Cumuli di polvere (la canzone vincitrice),
Vaga e minimale , Foglie di te, La capricciosa strada degli aranci. Le s olitudini della mente si sono fatte forza di così lunghi ragionamenti che la forza dell'esperienza del pensiero cerca di farsi giovane attraverso la melodia che lotta con la disarmonia.Gli Àlea lo accompagnano ormai da un anno nel suo percorso alla scoperta di sé e della Musa che lo usa (come ama dire): Attilio Pampena è alla chitarra, Laura Zaottini al violino, Simone Massarut al basso e Lorenzo Lupi alla batteria.
A dare man forte all'esordiente, sul palco si sono dati il cambio Valentina Lupi (che ha prodotto l'EP insieme a Riccardo Marinelli), il dOnO e il gruppo Vanesio 51, con i quali ha cantato le proprie canzoni, alcune delle quali non nell' EP, rivisitandole in parte.
Tra scacchi matti e cumuli di polvere che rischiano di allontanarlo dal bene, passioni passate, intemperanze consacrate a verificare lo sguardo degli altri e rispondere alla domanda e tu dove vai?; per non avere più una vita sospesa a svelare la vita; dice. A voi dunque spetta rispondere, pubblico.