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Musica

Michele Penta e Emanuele Grafitti, due chitarre a confronto

Giovedì, 29 Gennaio 2015 13:21
La puntata di Clinker di mercoledì 28 gennaio è stata interamente dedicata alla chitarra jazz.
Per l'occasione abbiamo intervistato due giovani chitarristi: Michele Penta e Emanuele Grafitti. Due personalità musicali diverse tra di loro, ma con la stessa passione per questo strumento e la stessa energia. 
 
 
 
 
Come mai hai scelto la chitarra?
 
«All'inizio è nato tutto per gioco, con gli amici di sempre si cominciava a formare la prima band suonando le canzoni più conosciute. Come ogni chitarrista ho cominciato anche io con "La canzone del sole" (ride NdR). Poi la cosa è diventata più seria, anche se la passione è rimasta sempre la stessa. Poi è arrivato il jazz ed è cominciato questo percorso che continua tutt'ora. Il colpo di fulmine è arrivato definitivamente con Umbria Jazz 2005, frequentando i club, vedendo i concerti
 
Quali sono stati gli artisti che ti hanno fatto appassionare a questo strumento?
 
«I ragazzi vanno tutti pazzi per Steve Vai o comunque quei chitarristi super virtuosi, bravissimi ma che puntano la maggior parte delle loro esibizioni sulla tecnica. Questo tipo di "chitarrismo" non mi ha mai attratto del tutto. Non sono mai stato un tecnicissimo, preferivo più le melodie e le sonorità più delicate, anche se seguivo anche io Jimi Hendrix, BB King, la storia del rock insomma. Quando è arrivato il jazz, è arrivato l'amore per Pat Metheny (che poi come si fa a definire Pat Metheny chitarrista jazz?). Riesce a fare di tutto, è in continua evoluzione. Poi un altro è Wes Montgomery con il quale ho avuto risposte a tante domande, lui è il chitarrista jazz per eccellenza: infatti la tesi che ho fatto al conservatorio l'ho dedicata a lui
 
 
 
Zen Garden: parlaci di questo tuo disco.
 
«Questo disco è uscito l'anno scorso per l'etichetta Caligola Records. E' un disco che ho fatto in trio: chitarra acustica, fisarmonica e sax. Con me ci sono Maurizio Camardi al sax e Fausto Beccalossi alla fisarmonica. Ad esempio, il brano "Midnight In Paris" è incentrato sul tango e la fisarmonica è fondamentale per questo genere.»
 
Se non avessi scelto la chitarra, quale strumento ti sarebbe piaciuto studiare?
 
«La chitarra (ride NdR). Adesso come adesso avrei scelto la batteria. Mi piace molto, la studio un po' per conto mio. Mi piace creare questi groove, queste ritmiche, queste pulsazioni. Ho questo interesse ultimamente.»
 
 
Per scoprire cos'altro è successo durante questa puntata di Clinker dedicata alla chitarra, non vi resta che ascoltare il podcast e scoprire le meraviglie di questo fantastico strumento a corde. 
 
Scaletta della puntata:
 
  1. Franco Cerri - Brazil
  2. Sinan Bakir - Stop 'n Go
  3. Penta/Cidale/Raimondi/Coppola - Polkadots and Moonbeams
  4. Penta/Saetta/Bolognini/Timbro/Iuliano - Overjoyed
  5. Ari Hoenig - Remembering
  6. Emanuele Grafitti - Memories
  7. Emanuele Grafitti - Midnight In Paris
  8. Pat Metheny - Last Train Home
  9. John Scofield - Chicken Dog