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Musica

I MIGLIORI ALBUM DEL MESE – FEBBRAIO 2015

Venerdì, 06 Marzo 2015 19:45

Febbraio mese corto per eccellenza e se dovessimo consigliarvi un album al giorno questo mese, beh 28 giorni non basterebbero di sicuro.

QUI TROVI LA CLASSIFICA DEFINITIVA CON I MIGLIORI ALBUM DEL 2015

 

Per cui proviamo a consigliarvi gli album più interessanti usciti sul mercato discografico nelle scorse quattro settimane e speriamo di sfamarvi al meglio!

Bob Dylan - "Shadows in the night"

Più che giusto cominciare dal grande atteso ritorno di Bob Dylan. Sa ancora cantare. E oggi, a 74 anni, come tanti anni fa, lo sa fare come pochi. L'ascolto del nuovo disco di Dylan è una rivelazione: la voce roca e gracchiante da vecchio bluesman è sparita. Ora è dolce, educata. “Shadows in the night”, il 36esimo album del cantautore americano è una sorprendente raccolta di dieci canzoni scritte o rese famose da “The voice”, Frank Sinatra. Tra tutte c’è una perla immortale, “The night we called it a day”: in un attimo è Hollywood, è il 1957, è Ava Gardner.

 

Father John Misty - “I Love You Honeybear”

Iniziare da Dylan con i dovuti omaggi è galanteria, perché personalmente l’album del mese è l’ultimo di Father John Misty alias John Tillman alias la mente dei Fleet Foxes. Insomma uno di quelli che si può tranquillamente definire un Artista senza paura di farla fuori dal vaso.

“I Love You Honeybear” è un album bellissimo per una ragione molto semplice: è incredibilmente cinico e pieno d’amore al tempo stesso. Innamorato e disilluso del mondo, della società contemporanea e degli stessi sentimenti umani. E’ la vita di John Tillman, classe 1981, Maryland, e di milioni di noi. Musicalmente ricco, complesso e curato, da godersi traccia per traccia.

 

POND - “Man it feels like space again”

Per continuare sull’onda di quelli che chiamare “side-project” è estremamente riduttivo, nonché poco serio,  ci sono i POND che non sono una costola dei Tame Impala (come se il biglietto da visita non facesse già “appizzare le orecchie”), sono una caotica, folle fusione di musicisti molto diversi tra loro nonostante attingano dalla stessa cultura rock dei migliori 70s. Il loro ultimo lavoro è “Man it feels like space again” e sebbene loro giochino sul non prendersi sul serio, irriverenti nei confronti della loro stessa musica, verrebbe invece da dire che questi ragazzi non scherzano.

 

Rye Pines - “A Portrait of Dissonance as a Young Man”

C’è poi la classica gente nuova in città. Si tratta dei Rye Pines, un duo di Boston che è riuscito a farsi notare tra la miriade di band emergenti americane lo scorso anno, con il loro album d’esordio “A Portrait of Dissonance as a Young Man”. Hanno pubblicato da poco il loro nuovo lavoro, un EP intitolato “Dead Ocean”, dove il loro sound rock potente è a tratti addolcito con un approccio molto più melodico. Per esempio in questo bel pezzo

 

Darren Hayman - Chants for Socialists

Un altro album consigliatissimo è “Chants for Socialists” di Darren Hayman, che non è solo un titolo pretenzioso e un fiore rosso sulla copertina del disco, è un omaggio a un pensiero politico che se nasci nel Regno Unito è parte della tua storia culturale. L’album è stato inciso in tre mesi nella casa di William Morris (e composto in parte al suo pianoforte!), il celebre filosofo, poeta, artista e attivista socialista inglese e trae ispirazione da alcuni suoi scritti che Hayman ha consultato nel William Morris Museum di Londra. L’ispirazione alta e la particolarità di un disco storico-politico o come vogliamo definirlo, non è ovviamente l’unica cosa che rendono interessante questo ascolto; le canzoni di questo disco sono magnificamente arrangiate e sono lontanissime dalle canzoni socialmente impegnate che conosciamo tutti. Queste sono intrise di nostalgia, di un vero “sentimentalismo politico” (che da noi o è morto da un pezzo o è latitante) e questa malinconia si sente musicalmente in ogni pezzo, anche in quelli apparentemente spensierati.

 

Ecco, quello che c’era da dire di importante l’ho detto. Ma c’è tanto altro da ascoltare per cui ne faccio dei titoli di coda.

A Place To Bury Strangers – “Transfixiation"

The Staves – “If I Was”  

(“Winter Trees” - bellissimo video di animazione) 

The Districts – “A  Flourish and a Spoil”

James McMurtry - “Complicated Game”

Champs – “Vamala”

Tall Tales & The Silver Lining – “Tightropes”