Buio, la band è già sul palco, Marco Carusino alle chitarre, Alessandro Deidda alla batteria e Davide Fronterré al basso; al centro della scena del Teatro Quirinetta una tastiera ed un rullante, una figura femminile entra quasi di soppiatto ed inizia a scandire il ritmo con le bacchette, le luci si accendono e le note dei diversi strumenti si armonizzano.
Così si è aperto il concerto di Rachele Bastreghi il 14 maggio a Roma e la location si è rivelata azzeccatissima. Non ero mai stata al Teatro Quirinetta, una scalinata contornata da pareti di specchi, statue e lampadari (dal fascino decadente che solo certi luoghi di Roma sanno suggerire) porta ad una sala dal pavimento legnoso, con una lieve pendenza che favorisce da ogni punto una buona visuale del palcoscenico. La cornice teatrale si sposa incantevolmente con l’intro strumentale ed il primo brano a risuonare è “Senza essere”, scelta forse non casuale dell’artista. Marie, l’album solista della Bastreghi, inizia infatti con questa canzone e il riproporre lo stesso incipit anche per il live sembra quasi sottolineare il volere della cantante e musicista (già nota componente dei Baustelle) di esibirsi live “Senza essere” Rachele ma appunto Marie, la chanteuse degli anni Settanta da lei interpretata nella fiction televisiva “Questo nostro amore 70”. Questo personaggio è stato fonte d’ispirazione dell’intero EP ed è ormai divenuto una sorta di alter-ego artistico.
Con la cover (presente anche nell’EP) “All’inferno insieme a te”, della madrina del Piper, Patty Pravo, ha inizio un viaggio nelle sonorità della musica italiana di quasi quarant’anni fa. La cantante toscana con “Sylvie” omaggia Lucio Dalla, prosegue poi con un’inaspettata “Ridevi”, brano scritto da Morricone per Milva e “Cominiciava così” dell’Equipe 87. Parte del pubblico partecipa ballando, lasciandosi cullare dalle note psichedeliche e ad occhi chiusi si ha davvero la sensazione di essere in un'altra epoca.
La performance live è carismatica, carica di sentimento, Rachele-Marie riesce a trasmettere gli stati d’animo che canta ad ogni tocco di tastiera, in particolare si percepiscono e si intrecciano tra loro forza, passione e raffinatezza, specie nell’esecuzione dei 2 inediti “Mon petit ami du passé” e “Il Ritorno”.
Con la rivisitazione tutta al femminile di Mi trovo nuovA, brano degli Afterhours (con i quali Rachele ha collaborato per il disco “Hai paura del buio – reloaded 2014”), si torna ai giorni nostri e il concerto si avvia alla conclusione con Revolver, dal repertorio dei Baustelle. Il ritmo delle bacchette sul rullante, come in un cerchio perfetto, chiude la performance live, tra l’affetto e gli applausi del pubblico che la confermano tra le personalità più ammalianti della scena pop-rock italiana
Tutte le foto del concerto:
La set list del concerto:
INTRO
SENZA ESSERE
ALL'INFERNO
SE UN GIORNO
SYLVIE
MON PETIT AMI DU PASSE
RIDEVI
COMINCIAVA COSI'
POI MI TIRO SU
IL RITORNO
DISORDINE
MI RITROVO NUOVA
REVOLVER