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Musica

In the Grove #1: il rock dei Beavers

Domenica, 07 Giugno 2015 01:58

Seconda band ad esibirsi sul palco di "In the Grove", sono i Beavers, gruppo dalle marcate influenze alternative che raggiunge l'attuale formazione solo nel 2014. Da allora hanno conquistato i palchi dei migliori locali della capitale, nonché quello del rinomato Fritz Club di Berlino.

Un paio di mesi fa pubblicano il loro primo ep enter please, tutt'altro che sottotono. Irriverenti come il secondo significato del loro nome, sono autodidatti e fanno tutto da soli.

 

Consapevoli del fatto che avete un gruppo omonimo olandese in attività dal 1995 al 2000, e uno spagnolo: come pensate che possa influire sulla vostra carriera?

Non ci spaventa, anzi la viviamo come una piccola sfida, se dovessimo raggiungere una notorietà internazionale sarà un incentivo a fare meglio degli altri Beavers, solo in caso di estreme necessità, cambieremo nome.

Avete iniziato come cover-band, quanto é stato lungo il passo per arrivare a scrivere pezzi originali?

É stato un percorso naturale, quasi una necessità. Le cover ci hanno reso consapevoli delle sonorità che ci appartengono, permettendoci di maturare musicalmente. I pezzi vengono scritti dai due Andrea ( Di Petrillo e Grossi, ndr) mischiando testi e musica originali, con la medesima importanza.

Cosa vi ha maggiormente colpito dell'esibizione berlinese?

Ci ha stupito essere stati trattati come delle rockstar per lati più frivoli, quali avere un backstage, suonare su un palco europeo e avere delle persone a disposizione, ma sopratutto ci ha emozionati avere un pubblico vero, sincero. Abbiamo respirato un'aria totalmente diversa, fatta di possibilità, qui inesistenti.

Quanto credete che il panorama artistico in cui crescete possa realmente influenzare il vostro successo?

All'estero é diverso: crediamo sia una questione di cultura e umiltà insieme. Suonare é più facile perché c'è sempre un pubblico interessato, il dictat é trasmettere, emozionare prima di vendere. Nascere a Roma, e più generalmente in Italia, per il genere di musica che ci contraddistingue non ci aiuta, anzi. La totale mancanza di festival di rilievo é indice del panorama che ci circonda, dall'altra parte riuscire ad emergere in un ambiente per noi così ostile é in sé per sé una doppia vittoria.

 

Quindi per sfondare in Italia bisogna giungere ad un compromesso?

Tranne pochissimi e fortunati casi, si. Bisogna sapersi vendere ad un ampio pubblico, un'ottima vetrina é il talent show, ma spesso la produzione si avvale del diritto di poter stravolgere la tua immagine e le tue sonorità per essere in linea con le richieste del mercato. Ad esempio i Negramaro nascono come gruppo metal, ma hanno raggiunto il successo solo dopo un cambio radicale. Vale la pena vendersi per fare il lavoro dei sogni? Il compromesso esiste, mantenere la propria identità é un altra cosa. Artisticamente parlando se dovessimo arrivare ad essere dei meri esecutori, burattini in mano ai produttori, perderebbe senso il nostro lavoro, equivarrebbe ad essere una cover band o forse meno.

L'esperienza vissuta a Berlino ha poi ispirato uno dei vostri brani, Berlin appunto, tutta la vostra produzione é trae spunto da esperienze autobiografiche?

Generalmente si, si tratta sempre di tematiche vissute in prima persona o di riflessioni, comunque personali.

Avete scelto un'altra lingua per esprimervi, perché?

Sicuramente la lingua anglosassone é molto più conosciuta il che ci permette di sperare di uscire dal bel paese, che come detto prima é limitante. L'inglese come lingua si presta molto di più al nostro genere musicale: é più plastica, é la lingua del rock'n'roll. Oggi é molto più difficile arrivare con i testi, e quando lo si fa la musica passa in secondo piano, noi non ci priveremmo mai di questa dimensione. Il testo deve fondersi con essa, mischiarsi, avere le stesse sonorità.

maggiori info:

 

Tutte le date ed i concerti di In the Grove -RLT Unplugged

 

Tutte le foto della prima serata con i live di MariTè e Beavers le trovate sull'evento facebook:

E questi sono gli scatti di Giovedì sera, la prima serata targata "In the Grove - RLT Unplugged"! Una prima manche...

Posted by RADIO LIBERA TUTTI on Domenica 7 giugno 2015