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Musica

In The Grove #4: le sonorità grunge degli Acid Muffin

Sabato, 20 Giugno 2015 10:29

Primi a salire sul palco in questa quarta serata di In The Grove - RLT Unplugged sono stati gli Acid Muffin. Un appuntamento visto da loro come un ritorno alle origini, sia a livello di formazione che di sound.

 

Buona sera ragazzi! Un benvenuto da parte mia e di Radio Libera Tutti a In The Grove - RLT Unplugged. Cominciamo con quella che sarà una domanda trita e ritrita; come mai avete scelto il nome Acid Muffin?

Marco Pasqualucci (voce) : Si, ormai abbiamo un rispostone per spiegare il perché di questo nome. Acid Muffin è stato scelto perché, visto che volevamo fare un tipo di rock molto di matrice USA, abbiamo pensato di unire due grandi prodotti americani, ovvero, LSD e muffin.

La vostra formazione è composta da tre elementi: basso, chitarra e batteria. Stasera, però, siete solamente in due e da quello che ho letto, prima di trovare questo terzo componente, avete iniziato come duo acustico. Per voi questo evento potrebbe essere considerato come un ritorno alle origini?

Marco Pasqualucci (voce) : Si, esattamente. Io e lui (Andrea Latini) suonavamo già prima insieme. Venivamo da un'altra realtà, quella dei Recidiva, dove suonavamo punk hardcore; io ero alla batteria e lui a chitarra e voce. In seguito il gruppo si è sciolto ed abbiamo preso altre strade. Trovandoci disoccupati abbiamo deciso di creare un altro progetto, così sono nati gli Acid Muffin. Abbiamo cominciato come duo acustico, abitavamo molto vicini, questo ci ha permesso di vederci molto spesso e di lavorare costantemente insieme. E' stata una cosa nata in maniera molto spontanea. Abbiamo deciso di fare alcuni live per testare i nostri primi componimenti e visto che il riscontro è stato positivo abbiamo deciso di reclutare un bassista, che in seguito, causa divergenze a livello artistico e di impegno abbiamo sostituito con Matteo Bassi, che stasera non c'è, ed ora stiamo pensando di allargare ulteriormente la band per creare qualcos'altro, sempre a livello sperimentale. Stiamo arrivando ad una certa maturità, secondo me, a livello compositivo. Andando avanti insieme si crea una stabilità ed è possibile addentrarsi in territori inesplorati. Anche se siamo una band rock, e amiamo i decibel alti, la dimensione acustica ci piace molto e penso che in alcune situazioni, come quella di questa sera, l'acustico ti permetta di esprimerti in un modo diverso creando un'atmosfera molto più intima, riuscendo a far avvicinare molte persone che magari in elettrico non ti avrebbero ascoltato, per noi questo è molto importante perché anche i nostri testi sono mirati a far avvicinare le persone.

Volevo chiedervi, visto che qua in Italia siamo molto arretrati e limitati verso molti generi musicali. Da band grunge, come vivete questa situazione e la scena grunge che presa ha sul pubblico?

Marco Pasqualucci (voce) : La viviamo con gli incubi. Andrea Latini (batteria): Guarda, è molto bello quello che si crea tra le band della scena underground, ci si riesce ad influenzare molto a vicenda. Questa sera, ad esempio, c'è un'altra band che conosciamo, che non suona, ed è venuta ad ascoltarci, gli Idra. Marco Pasqualucci (voce) : La domanda è azzeccata; il problema maggiore non è solo l'aggregazione tra chi suona e chi ti viene a sentire, ma è anche quella tra le varie band, perché molti vengono a fare le cose loro e non pensano agli altri, sono snob. Se tu suoni, o componi, è perché comunque vuoi mandare un messaggio, non solo della tua vita, cerchi comunicazione quindi chi suona, ma non si preoccupa di questo lato crea un controsenso. Amalgamarsi è importante, perché non ci sono solo i tuoi eroi dai quali hai preso l'ispirazioni, bisogna creare rapporti attraverso le collaborazioni, è molto importante per migliorare la qualità della comunicazione e dei propri contenuti. Bisogna amarsi un po' di più. Per me questa è la cosa più importante. Che sia difficile trovare un pubblico che ti ascolta davvero non c'è dubbio, bisogna tirare l'acqua al proprio mulino evitando di andare in giro pensando che chi non ti ascolta non capisce nulla, traendo il massimo da eventuali critiche, perché la gente ha le orecchie per sentire ed il cervello per pensare, secondo me bisogna fare un discorso di qualità e di crescita in modo da ottenere i massimi risultati e di prendere più considerazione sul territorio.

Da dove prendete l'ispirazione per le vostre composizioni e cosa volete trasmettere al pubblico?

Marco Pasqualucci (voce) : Noi di base scriviamo per noi stessi. Cerchiamo in primis di creare qualcosa che piaccia a noi, è una questione di sincerità, essere più sinceri possibile ti porta ad impaurirti perché puoi essere giudicato male, perché magari fai pezzi che non "spingono" come dovrebbero, c'è chi lo fa, ma di quello che succede fuori te ne devi fregare perché se hai qualcosa da esprimere lo fai. Poi io sono uno che accetta le critiche, quelle costruttive sono sempre bene accette perché se sai quello che fai riesci a trarne sempre il meglio.

Voi avete fatto una demo ed un ep, avete altro in cantiere?

Marco Pasqualucci (voce) : Ora siamo in studio, sono quasi due mesi ormai, stiamo lavorando ad un progetto composto da 12 canzoni del quale però, per scaramanzia, non vogliamo svelare il titolo. Sarà un album completo e abbiamo finito da poco di registrare le voci.

Il titolo non volete svelarlo, potete dirci almeno il tema su cui verte questo lavoro e qualcosa in più a riguardo?

Andrea Latini (batteria): L'acqua. Ha a che fare con l'acqua, anche i suoni e la copertina richiamano tutti al mondo acquatico. Marco Pasqualucci (voce) : Si ispira ad un suono che è stato captato dallo smithsonian. Un suono degli abissi oceanici che sembra essere stato emesso da mammiferi, ma dei mammiferi sconosciuti, hanno proprio ripreso un discorso tra questi animali, che loro presumono essere sirene o chissà cos'altro. Per questo abbiamo deciso di prendere questo tema, perché anche noi siamo alla ricerca di qualcosa di profondo, che non sia qualcosa solo una facciata , ma che rimanga.

Dove verrà pubblicato?

Marco Pasqualucci (voce) : Sarà pubblicato in digitale come è stato fatto con l'ep, sui vari digital store e stamperemo anche mille copie fisiche.

Parlando dei metodi di distribuzione online, quanto vi è stato utile servirvi di queste piattaforme online? Pensate sia un bene o un male che grazie a questi mezzi tutti, meritevoli o meno, possano avere la stessa visibilità?

Andrea Latini (batteria):A livello di visibilità è ottimo, ci è stato molto utile, a livello di vendite devi sempre avere dietro un supporto e una possibilità di investire economicamente. Più investi e più hai un riscontro positivo, per questo vediamo che chi ha alle spalle dei colossi industriali anche se produce sempre lo stesso tipo di materiale ha un grande impatto sul pubblico. Marco Pasqualucci (voce) : In Italia non c'è una grande cultura musicale, la musica viene vista come qualcosa che intrattiene. Non c'è l'usanza di mettersi ad ascoltare un disco senza fare altro e calarcisi completamente, è una cosa che manca. Si è persa questa concezione della musica.

Ultima domanda, progetti futuri e live eventuali?

Se tutto va bene partiremo per fare 3 live in Spagna a supporto di Adam Bomb. Ci siamo fermati un po' per dedicarci al disco, ma una volta terminato ripartiamo al massimo. Spero che il disco possa parlare per noi.

Ragazzi, grazie dell'intervista sperò vi troviate bene e in bocca a lupo!

Grazie a voi!

 

 

Federico Perruolo

 

 

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Le Band Eccole gli scatti della MASE. a Acid Muffin e THE WER di Domenica Scorsa! Questa sera, come ogni Giovedì, come ogni Domenica, sarà ancora In the Grove!

Posted by RADIO LIBERA TUTTI on Giovedì 18 giugno 2015
 

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