Inverso: rispetto a cosa?
Carlo Picone (voce e chitarra): «Inverso rispetto a quella che era, quando abbiamo scelto il nome del gruppo, la tendenza musicale: tanta elettronica. Invece noi facciamo una riscoperta dello strumento acustico: violoncello, violino, fisarmonica, sax, tromba, chitarra acustica. Una sorta di unplugged, non a caso questa sera suoneremo unplugged per l'appunto. Inverso rispetto anche alla musica degli ultimi anni, una musica troppo d'impegno. Non che la musica non debba essere così, ma ultimamente è come se dovesse necessariamente insegnarci qualcosa. La musica deve essere una colonna sonora della vita, non dovrebbe dettarci cosa dovremmo fare. Ultimamente molti cantanti si sono politicizzati anche in modo molto attivo. Quindi forse Inverso anche a questo.»
Influenze musicali del gruppo: quali sono gli artisti che hanno contribuito di più alla vostra crescita musicale?
Simone Pletto (fisarmonica): «Sicuramente il cantautorato italiano: Baglioni, Battisti, Battiato. Il gruppo è composto da molti strumenti acustici, strumenti che hanno alla base uno studio particolare come il violoncello quindi ci ha influenzato anche la musica classica. C'è la fisarmonica quindi anche il folk, io vengo da quell'esperienza. C'è il sax, di conseguenza c'è anche la musica di banda. C'è una contaminazione musicale a trecentosessanta gradi. Quindi, cantautorato italiano misto alle nostre esperienze musicali e di vita.»
"La pioggia che non cade" è il titolo del vostro disco, l'ultimo ad essere stato pubblicato. Da questo disco è stato tratto un film omonimo. Come nasce l'idea di fare un film basato sulla storia narrata all'interno dei brani?
Anna Russo (violoncello): «Sicuramente l'idea del film è nata da chi ci ha proposto di farlo. Un produttore ha ascoltato il disco e ci ha proposto di usarlo come colonna sonora di questo film, quello che è stato poi il nostro film perché abbiamo anche recitato.»
Carlo Picone (voce e chitarra): «Anna è la protagonista del film. O meglio la protagonista è la musica. Si tratta di una pellicola molto semplice che descrive molto bene la dinamica di un gruppo dove ognuno mette qualcosa di sé e allo stesso tempo toglie qualcosa di sé perché, all'interno di un gruppo grande come il nostro, qualcuno deve rinunciare a qualcosa. Ad esempio Anna deve adattarsi a sonorità più pop e il sax deve rinunciare agli assoli blues. Ma si guadagna però la vita di gruppo, una vita all'insegna della musica.»
C'è un brano del disco al quale siete per qualche motivo particolarmente legati?
Simone Pletto (fisarmonica): «Per quanto mi riguarda, la traccia numero quattro che non ti dico come si chiama perchè invito tutti quanti a scoprirlo, acquistando o ascoltando il disco. Dico sempre a Carlo che è molto difficile per me suonare questo pezzo.»
Anna Russo (violoncello): «Scusa, qual è la traccia numero quattro? (ride NdR)»
Simone Pletto (fisarmonica): «Ti devi rinfrescare la memoria... (ride NdR)»
Carlo Picone (voce e chitarra): «Per me è la traccia numero... Ok, dico il titolo: anche se forse è abbastanza scontato, ma sono legato alla title track. E' stato il grimaldello, ha smosso le acque. Ci ha portato in Rai. E' un brano che è diventato un videoclip, un album, un film. "La pioggia che non cade" ci ha coccolato fino ad oggi. Ovviamente una band deve andare oltre e stiamo già pensando ad un nuovo album, ma sicuramente questo è stato un brano fortunato.»
Anna Russo (violoncello): «Io sono legata ad un altro brano che è stato molto fortunato. Ti dico il titolo anche io, altrimenti si creano troppi misteri (ride NdR): "Avverbi di tempo". E' l'unico brano che riesco ad ascoltare tante volte di seguito. Non ne ho mai abbastanza e non so per quale motivo. Poi ovviamente è l'emozione che ti procura un brano non scritto da te, quindi magari a Carlo o agli altri provoca un altro effetto. E' fortunato perché abbiamo chiuso molti concerti con questo pezzo. E' importante l'ultima parola che dici, l'ultima cosa che fai, no?»
"Oceano in fiamme" è il vostro spettacolo, un connubio tra musica e recitazione. Sta andando avanti questo progetto?
Carlo Picone (voce e chitarra): «Per una band trovare sempre nuovi sbocchi non è facile. Unire la musica al teatro è una cosa bella ma molto difficile. Portare in giro uno spettacolo teatrale è molto complicato. Abbiamo uno spettacolo pronto e siamo pronti a promuoverlo da qualche parte. Ma non possiamo farlo da soli, c'è bisogno di qualcuno che creda in noi e nello spettacolo.»
Sempre a proposito di "Oceano in fiamme", si tratta di uno spettacolo che parla prettamente della vita di un musicista su una nave da crociera. Avete mai fatto questa esperienza e se sì, potete raccontarcela?
Simone Pletto (fisarmonica): «Ho solo un'esperienza su una nave da crociera ed è da turista (ride NdR). Sarebbe un sogno bellissimo suonare su una nave ma non abbiamo suonato mai in questo contesto.»
Anna Russo (violoncello): «Sì che l'abbiamo fatto. Con l'immaginazione, sul palco durante lo spettacolo (ride NdR).»
Simone Pletto (fisarmonica): «Sì, ma io non c'ero (ride NdR)... Sarebbe bello comunque.»
Carlo Picone (voce e chitarra): «L'idea di fare questo spettacolo deriva dalla possibilità che ci è stata offerta di suonare su una nave, ma per diversi motivi non abbiamo potuto accettare. Io sono sempre stato molto colpito dall'orchestrina del Titanic che, anche nel momento della burrasca, era lì a suonare fino all'ultima nota. Come per dire che la musica va oltre. E' qualcosa che ti permette di vivere anche quando la morte è a due passi. Anche qui sulla terraferma vogliamo avere quella stessa fermezza.»
State lavorando ad un nuovo disco?
Carlo Picone (voce e chitarra): «Sì. E, come tutte le band indipendenti, abbiamo bisogno di fare serate per prendere fondi da investire nella registrazione. Siamo già a buon punto perchè abbiamo arrangiato e scritto tutti i brani del nuovo album e ne abbiamo già registrati due o tre. Faremo un tour quest'estate in Calabria, la terra d'origine di Anna e del sassofonista, Vincenzo. Speriamo di racimolare i soldi necessari.»
Anna Russo (violoncello): «Poi vogliamo portare gli Inverso dove di solito non ci sono.»
Simone Pletto (fisarmonica): «Possiamo dirti che sarà un prodotto differente. L'inverso degli Inverso (ride NdR). E qualcosa proporremo questa sera in esclusiva.»
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Posted by RADIO LIBERA TUTTI on Domenica 21 giugno 2015