A gennaio è uscito un EP per Rolling Stone. Potete dirci com'è stata questa esperienza e come siete arrivati a farla? Com'è stato lavorare in un contesto importante come questo? Potete raccontarci qualche episodio in particolare?
Daniele Gabrielli (basso e sintetizzatore): «Abbiamo partecipato ad un contest. Ci è capitato di trovare questa iniziativa. Bisognava inviare delle foto e dei pezzi con degli hashtag appropriati e da lì poi chi di dovere avrebbe dovuto ascoltare tutto il materiale ricevuto. Sapevamo che ci sarebbe stata una collaborazione con Dr. Martens quindi abbiamo inviato una foto in cui eravamo su un palco con le Dr. Martens. Circa un mese dopo ci è arrivata una telefonata e ci hanno detto che eravamo stati selezionati come primo gruppo e che dovevamo salire a Milano due giorni dopo. In fretta e furia siamo saliti a Milano a fare uno shooting fotografico. Dopo tre settimane abbiamo fatto la prima sessione in studio, con il furgone abbiamo caricato altre persone per pagarci il viaggio come BlaBlaCar (ride NdR). E poi siamo tornati a novembre l'ultima volta per cinque giorni per finire l'EP nella SAE di Milano, abbiamo avuto l'opportunità di lavorare in un contesto professionale. E Giovanni nel frattempo giocava con le slot machines e entrava in studio con le capriole (ride di nuovo NdR). Poi c'è stato lo showcase, il live con Dr. Martens a Via del Corso. E' stato bello.»
State lavorando ad un nuovo lavoro, il vostro primo LP. Potete dirci qualche anticipazione? Sarà un lavoro diverso rispetto ai due EP che lo hanno anticipato?
Daniele Gabrielli (basso e sintetizzatore): «Sarà un lavoro più elettronico. Abbiamo comprato nuovi "giocattoli" nel frattempo. L'LP è ancora in fase di lavorazione però a settembre finiremo di registrare le pre-produzioni. E poi si vedrà.»
Com'è stato adattare le vostre sonorità di sempre, quindi l'elettronica, lo shoegaze, il dreampop, ad un live più acustico? Per voi è la seconda volta (per quanto riguarda Radio Libera Tutti) che vi cimentate in questo esperimento. E' stato difficile studiare una cosa del genere?
Daniele Gabrielli (basso e sintetizzatore): «Ci vogliono tante ciabatte per il gruppo elettrogeno (ride NdR).»
Silvia Zambon (voce e tastiere): «E' una bella iniziativa e un bell'ambiente. Sarà divertente anche stavolta.»
Giovanni Compagnone (batteria): «A parte le temperature...»
Ma... Come si formano i Polar Station? E che cos'è cambiato dagli inizi?
Silvia Zambon (voce e tastiere): «Qualche chitarrista...(ride NdR).»
Daniele Gabrielli (basso e sintetizzatore): «Io sono un'appassionato della statistica inutile. E, stando per l'appunto alla statistica, Cristian è il chitarrista con maggior presenze ai live del gruppo (ride NdR). Il gruppo nasce con me, Giovanni e un altro ragazzo, Giorgio, che non suona più con noi. All'inizio volevamo fare tutt'altro genere perchè ascoltavamo il blues garage. Poi abbiamo provato a fare qualcosa di più elettronico, l'idea è piaciuta a tutti. Poi è arrivata Silvia con la sua voce non proprio blues garage. Tutti comunque ascoltavamo anche certe sonorità, il dreampop, Caribou... Quindi abbiamo deciso di prendere questa direzione.»
Oltre a questo nuovo disco, avete anche altri progetti in mente?
Silvia Zambon (voce e tastiere): «Prima di lavorare ad un vero e proprio disco, pensavamo di fare uscire un singolo e vedere come risponde il pubblico. Da lì prendere la direzione vera e propria per fare un album. E aumentare i live, portare più in giro quello che stiamo facendo.»
Le Foto della serata:
LA BAND: i Polar Station! I Polar Station si sono esibiti Domenica nel bosco di "In the Grove - RLT Unplugged"!
Posted by RADIO LIBERA TUTTI on Mercoledì 24 giugno 2015
Tutte le date ed i concerti di In the Grove -RLT Unplugged