Con i loro sette album, hanno convinto anche i più scettici, e nonostante i capelli bianchi, continuano a farlo, più di prima, meglio di prima.
Nessuna entrata scenica, ma saluti al pubblico a riflettori alti a sottolineare che i veri protagonisti, stasera, siamo noi. Pochi secondi dopo uno dei loro primi successi Colpo di pistola apre il live. Gli effetti visivi, sono eccelsi, studiati, perfetti ad ogni brano, ma d’altronde è sempre stato così, anche quando riempivano per metà i palazzetti della provincia.
Seguono Lazzaro, Attacca il panico, La glaciazione, per poi fare un tuffo nel passato, ai primi Subsonica, quelli antecedenti a Controllo del livello di rombo, con Disco labirinto, che fa ballare proprio tutti, Nuvole Rapide e Nuova Ossessione. I successi di Una nave in una foresta, loro ultima fatica, lasciano lo spazio a Strade, malinconica, d’impatto, per poi riprendere a ritmi sostenuti, senza alcuna interruzione, regalandoci Depre e Benzina Ogoshi in una veste nuova. Preso blu, il tempo di riprender fiato prima de L’odore, e la chiusura con Tutti i miei sbagli in versione strumentale. Un scaletta a ritmi sostenuti, ma ben strutturata, in cui si raggiunge l’equilibrio perfetto tra brani recenti e datati. Due ore piene di concerto, interrotte solo da poche parole di Samuel, che non smetterà mai di saltare e ballare, come agli esordi, ma con quasi 20 anni di carriera alle spalle. Chiudono il concerto, sfiniti quanto noi, e rimangono su, a guardarci, salutarci, ringraziarci. Un live sentito, coinvolgente, in grado di riunire un paio di generazioni almeno, accomunate dall’amore dei ritmi elettro-rock e le liriche schiette dell’underground torinese.
A seguire un Dj-set di Boosta (Davide DiLeo, tastierista dei Subsonica), esaurisce le energie superstiti, quei ritmi elettro-alternative ci trattengono, e nonostante il caldo, siamo di nuovo tutti lì. Di nuovo a ballare, mossi da qualche strana malia, che forse a qualcuno è nota come musica.
Subsonica a Rock in Roma: la scaletta del concerto
Colpo di pistola
Lazzaro
Attacca il panico
La glaciazione
Disco Labirinto
Nuvole rapide
Nuova ossessione
L’ultima risposta
Up Patriots to Arms (Battiato cover)
Una nave in una foresta
I cerchi degli alberi
Di domenica
Strade
Specchio
Veleno
Depre [I See You Baby (Shakin' that ass)” dei Groove Armada]
Liberi tutti
Il diluvio
L’errore
Benzina Ogoshi
Io sto bene (CCCP cover)
Preso blu
L’odore
Tutti i miei sbagli