La prima edizione di Make your festival prevede un calendario tutt’altro che scontato: due giornate piene di di musica, arte ed intrattenimento, assolutamente made in Città Eterna. Le ore di luce sono occupate da lezioni di yoga, spazi (ri)creativi dedicati ai più piccoli, presentazioni di libri, mostre fotografiche e d’arte contemporanea. Al calar della sera non poteva che essere la musica a far da padrona, con un format del tutto nuovo: in questo festival infatti, è stato il pubblico social a scremare i partecipanti che si sarebbero esibiti, noi abbiamo partecipato alla serata conclusiva.
Nove band si dividono i due palchi allestiti all’interno dell’ex mattatoio, spazio romano che ha ospitato e continua ad ospitare numerose manifestazioni estive, tutte all’interno del ricco calendario di Eutropia festival (www.eutropia.it). La scelta di disporre due palchi ortogonali è stata necessaria per evitare i tempi morti che si sarebbero creati nella serrata successione delle esibizioni, ma garantisce comunque una buona acustica e visibilità dal pubblico in platea, favorendo il clima rilassato che tutta la manifestazione era intenta a creare.
I generi musicali toccati sono i più vari, si inizia infatti con l’indie-folk romantico e nostalgico dei Roanoke, che lasciano le scene a favore dell’hip-hop deciso degli Skuba Libre. A seguire il sound orecchiabile dei Madafunk, giovane e libero accompagna l’aria frizzante, mentre le due voci dei Ki? con la partecipazione di Roberto Angelini ci regalano un’atmosfera più impegnata pur rimanendo sostanzialmente pop. Rompono le righe dei testi nostrani i Departure Ave, proponendoci un’aura europea a tratti esotica, mentre prendono possesso del main stage i Big Mountain County (già ospiti di Disorder –radioliberatutti.it) con il loro sound rock che attinge direttamente dagli anni ’70. Seguono i Sonars, decisamente british, che conquistano subito con i loro ritmi psichedelici, pop quanto bastano, e lasciano spazio ai Joe Victor (secondi classificati al nostro contest estivo ‘In the grove’ ), energici e coinvolgenti al punto da far salire il pubblico sul palco. Gli animi si quietano immediatamente con il contemporary R&B, sembrano aver attinto a piene mani dal repertorio di Justin Timberlake, di Aine e la successiva ambient psichedalica proposta da Steelnox, nuovo esperimento musicale a cura di Roberto Angelini di sola lapsteel. La sessione live si chiude con una jam session di pura improvvisazione che vede sul palco Marco Zitelli (frontman di Wrongonyou, primo classificato al nostro contest estivo ‘In the grove’ ), Gabriele Mencacci (frontman de Joe victor) e Roberto Angelini. Continuano ad animare serata i dj set proposti da Sweat Drops Djset, Dj Baro (Colle Der Fomento), Dj Stile (Rome Zoo Djs) e Funk Pope (Lasituazione).