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Musica

I MIGLIORI ALBUM DEL 2015

Sabato, 21 Novembre 2015 18:07

La redazione musicale di Radio Libera Tutti ha scelto per voi i 10 album più interessanti del 2015. Ce n'è per tutti i gusti: dalla psichedelia al rock, dal dream pop al soul.

Quella che vedete qui sotto non è una classifica, ma una lista.  Non abbiamo la pretesa che siano i migliori in assoluto, sono semplicemente i dischi che più abbiamo apprezzato e trasmesso nelle nostre trasmissioni. Il consiglio e l'augurio che vi facciamo è quello di ascoltarli tutti e di consigliarci i vostri preferiti.

 

Qui trovi i migliori dischi italiani 2015

 

Abbiamo raccolto tutti gli album in questa playlist Spotify.

 

Florence + The Machine - How Big, How Blue, How Beautiful

 (Island) | pop-rock

Meno austero di 'Cerimonials', ma lontanissimo dagli ultimissimi successi dance fimati dalla Welch, 'How big, how blue, how beautiful', è un album di conferma. Lo stile ricercato, vintage, e sfavillante di Florence + The Machine convince e non delude. Florence, parla del suo amore finito con forza ed arroganza, si spoglia di metafore e sogni, per vestirsi di archi, percussioni e voce piena e solenne.


 

Foals - What Went Down 

(Transgressive) | alt-rock, pop-rock

Il 4° album dei Foals conferma il successo che spetta a questa band. Un sound più elettronico rispetto agli standard ma senza dubbio molto più deciso, come a lasciar intendere che abbiano trovato una strada ben precisa rispetto ai tempi di "Antidotes" e "Total Life Forever". What Went Down è un album che penetra nella mente, quasi volesse aggredire un po' alla volta, brano dopo brano, chi lo ascolta.


 

Jamie XX - In Colour 

(Young Turks) | future garage, post-dubstep, dreambeat

Jamie dopo due album prodotti con The xx, intraprende un progetto solista e ci riesce alla grande. "In Colour” è il prodotto della fusione di elementi del recente passato, con qualcosa di tremendamente personale. L'album è esattamente come la sua copertina: variopinto e variegato, in una parola intero.


 

Jack Savoretti - Written in scars

 (BMG RIGHTS) pop, songwriter

Un'attitudine soul, la potenza del rock e una voce graffiante e tormentata: questi sono gli elementi con cui Jack Savoretti racconta la sua crescita musicale e personale e le cicatrici che ne conseguono. In questo "Written In Scars", Jack si mette a nudo, parlando attraverso le note delle sue ferite e delle sue guarigioni. Passando da brani più pop come "The Other Side Of Love" a struggenti pezzi folk come "Noboby 'Cept You", dalla rabbia velata di "The Hunger" all'energia della traccia omonima del disco, il signor Savoretti raggiunge una nuova maturità artistica, imponendosi come uno dei maggiori cantautori contemporanei, introspettivo e passionale.


 

Mumford & Sons - Wilder Mind

(Gentlemen of the Road/ Glassnote/ Island) | pop-rock

Wilder Mind è un disco che si allontana con garbo dal neo-folk che aveva conquistato il mondo per approdare in nuove atmosfere ritmiche, nuove sonorità, nuovi strumenti musicali. Tutto questo senza perdere la classe, la pulizia, la complessità e la poesia dei testi, e soprattutto l’ansimante luminosità delle melodie, che sono il marchio di denominazione controllata dei Mumford & Sons. “Uno sviluppo, non un distacco” così Marcus Mumford descrive il nuovo album. “Verso la fine del tour di Babel, suonavamo sempre nuove canzoni durante il soundcheck e in nessuna c’era spazio per il banjo o per una kick-drum. Non ci siamo mai detti: no strumenti acustici, ma penso che ognuno di noi avesse in sé il desiderio di fare qualcosa di diverso. Il nostro modo di scrivere non è cambiato drasticamente, si è solo fatto guidare dal desiderio di non fare ancora la stessa cosa."


 

Blur - The Magic Whip

 (Parlophone) | britpop

Avete presente quando partite per un viaggio che vi terrà lontano da casa per molto tempo e desiderate  portare con voi un oggetto che non vi faccia sentire troppo la lontananza? “The Magic Whip” ha esattamente questa funzione. Un disco in pieno stile brit pop ma nel 2015 e con la giusta maturità che ogni elemento è riuscito a valorizzare nella parentesi da solista che ha affrontato in questi dodici anni di pausa per i Blur. Su “The Magic Whip” ci si può contare perché tutto ciò che ti aspetti c’è e forse, in questo periodo, è quello di cui abbiamo bisogno.


 

Alabama Shakes - Sound & Color

(Ato) | soul-rock, southern rock, blues-rock

Prendete gli Strokes e i Lynyrd Skynyrd, i Black Keys e i Funkadelic, shakerate con ghiaccio e servite in coppa Martini: avrete “Sound & Color” degli Alabama Shakes. Il secondo album di questi ragazzi del Sud degli USA ha tutto per essere in questa classifica: la hit radiofonica “Don’t Wanna Fight”, il pezzo impegnativo “Dunes” e la sferzata di energia “The Greatest”. “Sound & Color” è la dimostrazione che il compromesso storico tra puristi del classico e i feticisti del nuovo è ancora possibile.


 

Vaccines - English Graffiti

(Columbia) | indie-rock

Dopo tre anni di attesa, il nuovo album dei Vaccines si presenta come una vera e propria esplosione British alternativa e dai suoni del più attento e meticoloso indie degli ultimi anni. Tra distorsioni, voci echeggianti e ritmi delicati spiccano i testi studiati e una maniacalità apprezzata negli arrangiamenti. Con un album che mostra un profilo tutt'altro che basso, possiamo affermare che l'attesa ne è certamente valsa la pena: i Vaccinees sono finalmente tornati, e questa volta, in grande stile.


 

Tame Impala - Currents

(Interscope) | psych-pop, electro

Currents non è che l’illustrazione delle esperienze attraverso cui sta passando un animo estremamente prolifico come quello di Kevin Parker, traducendo sensazioni, emozioni e proiezioni di una star della psichedelia moderna. La chitarra è dimagrita e può far posto sul divano al synt. Le immagini sono semplicemente mutate, la sostanza rimane, dimostrando che i Tame Impala di prima sono entrati in un flusso evolutivo che li immerge totalmente in questo futuro indecifrabile e così labile.


 

Bjork - Vulnicura

 (One Little Indian) | songwriter, electro, chamber-rock

Una mattina senza preavviso né campagne pubblicitarie, Bjork mette su iTunes il suo nuovo disco, il nono, “Vulnicura”. Il titolo dell'album nasce dalla fusione di due parole latine "vulnus" (ferita) e "cura". Nata dalla sofferenza per la fine di un grande amore, è probabilmente l’opera più personale dell’artista islandese ma anche una grande conferma della sua capacità di fondere lirica e sperimentazione sonora in un modo che, stilisticamente, resta impareggiabile.

 

 

i migliori dischi italiani 2015