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Musica

Thin Walls: Balthazar Live a Roma

Mercoledì, 18 Novembre 2015 14:19

Dopo il successo di Rats del 2012, i Balthazar tornano con un nuovo album, Thin Walls. In concerto a Roma il 21 Novembre @ Monk club.

LA RECENSIONE DEL CONCERTO

Aprono il concerto dei Balthazar i Xul-Zolar, band tedesca che ci lascia immediatamente senza parole. Il front man è una cosa sola con il microfono, si esibirà rimanendo sempre di 3/4, noncurante del pubblico , come la sua chitarra che gli si appoggia sul dorso,  mentre suona le tastiere. Vantano un percussionista esemplare: pulito e tecnico. Ha le braccia segnate dalle bacchette, ed è musica quella che anima il suo corpo, nei movimenti, in quella danza che esegue senza coscienza alcuna. Dove non arrivano con gli strumenti, usano delle basi su cui suonano note vive, dai ritmi pulsanti, ed il risultato è straorinario.

L’intro di Decency vede il palco vuoto, un attimo dopo Patricia Vanneste,  l’adorabile violinista/tastierista, lo riempie col suo fascio. Lentamente è raggiunta dalla band al completo. Un ingresso suggestivo annunciato dal singolo di lancio del loro terzo album. Segue ‘Then what’ che porta l’atmosfera su un altro livello, si accenna al testo e le nuche molleggiano timide. Poi un successo dal passato ‘Leipzig’ , corale, cinque voci e altrettanti strumenti. Un decollo perfetto, senza turbolenze. Il piano di The Boatman ci ipnotizza, meraviglioso. Poi lo fanno i  bassi di Nightclub.

Dal palco trapela una sintonia totale tra i cinque membri, nessun tono fuori coro nelle parti cantate insieme, perfettamente sincroni, sembrano legati da qualcosa di assoluto, come il sangue. Le voci di Marteen Devoldere e Jinte Deprez si alternano, si mescolano e si separano nuovamente in una danza di cui non conosciamo i passi. Dire che Simon Casier e Michiel Balcaen sono soli basso e batteria sarebbe riduttivo. Sono parte imprescindibile di un quintetto che funziona proprio così, per intero. Il concerto scorre via alternando  brani presi dai loro tre album.

Sarà di nuovo Fifteen floors a farci muovere, che cede il posto alla radiofonica Bunker per chiudere in bellezza con Blood like wine.  Rientrano, dopo poco e ci dedicano un singolare medley : Any suggestion + True love. Segue Sinking ships e quelle tre note che non escono più dalla testa. Chiude Do not claim them anymore, con gentili ringraziamenti, poche parole e un solo inchino. Ci lasciano con la consapevolezza che potrebbero diventare senza troppi problemi una band di grosso richiamo. Ci lasciano con la consapevolezza che loro non se ne siano resi conto.

 

LA SCALETTA DEL CONCERTO

Decency

Then what

Leipzig

 The Boatman

Nightclub

Wait any longer

Oldest of sisters

The man who owns the place

Fifteen floors

Looked for you

Bunker

Last call

Blood like wine

Any suggestion + True love

Sinking ships

Do not claim them anymore


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