Trovi l'interpretazione di Slint al minuto 56:18 di questo podcast!
IL TEATRO DEGLI ORRORI - SLINT : IL TESTO
A volte non so perché
mi viene voglia di
riascoltare i vecchi dischi
e ritrovare il mio
album preferito
e il filo conduttore
delle mie esperienze
dei miei entusiasmi
delle mie disperazioni,
sono stato giovane anche io.
A volte, non so perché
mi viene voglia di
tornare a Sant'erasmo
assaltare i cormorani neri
che si tuffano a pescare
incuranti di me.
Un sottilissimo raggio di luce solare
penetra dentro un'intercapedine.
Un sottilissimo raggio di sole penetra per una fessura
illumina il buio dell'autunno del mio cuore.
Ce l'avessi un po' più grande,
questo benedetto cuore.
Ma è come questo corridoio di ospedali
a senso unico
senza via d'uscita.
Lo tengono in ordine
lindo e pulito
come il mio banico
tan buon gusto che a volte non riesco a respirare
non ci fossero le sbarre
sarei già volato giù
ora sto zitto,
che se mi sentono parlare da solo e ad alta voce
arriva l'infermiere, quello simpatico che mi prende in giro.
Poi, mi lega, mi lega. Come questa mattina.
Ora ricordo
10 minuti di pace in terra e gli uomini e le donne di buona volontà
10 minuti di brividi, di nostalgie,
di morsi,
E la sensazione di non essere soli.
Ci sono individui, che questo maledetto mondo
lo capiscono eccome
e anche se non ti fidi più di nessuno
devi essere sincero e raccontare francamente
che cosa pensi dei cormorani che si tuffano a pescare incuranti di te.
Giù, giù, giù, giù, aaaa giù.