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Il Teatro degli Orrori: Sentimenti inconfessabili, testo e interpretazione.

Mercoledì, 02 Dicembre 2015 14:37

In quest'articolo trovi il testo di Sentimenti inconfessabili, brano estratto da "Il Teatro degli Orrori", ultimo disco de Il Teatro degli Orrori. L'interpretazione è contenuta nel podcast che trovi qui in basso, registrazione della puntata di terryXplane su Radio Libera Tutti, interamente dedicata al nuovo album de Il Teatro degli Orrori.

Un attacco duro ai disonesti intellettuali, pronti a tirare fuori paroloni e frasi a effetto a cui però non credono neanche loro per conquistare il pubblico. "Che sentimenti inconfessabili proveranno quelli che vivono senza infamia e senza lode, quelli che strillano ma che rincorrono sempre e solo il vincitore, sempre e solo l'opportunità,", gente "onesta" pronta a cambiare bandiera ed opinione a seconda di come tira il vento a loro favore. 

Una dura critica nei confronti di chi confonde i valori, ad esempio quelli religiosi, di chi compie azioni atroci in nome di uno di questi valori a cui non crede affatto, calpestandoli, ridicolizzandoli, fraintendendoli, interpretandoli male e il momento di dover ritrattare e di dover affrontare le conseguenze derivate dalle proprie parole, arriva: "in nome di Gesù, in nome di quel birbone se ne sono fatte tante nei secoli dei secoli, eppure era un bravo ragazzo, un po' burlone per via dei miracoli ma sinceramente democratico e vaglielo a spiegare ai cattolici italiani il valore dell'eternità, laica o divina che sia, quella che poi quando arriva il tuo momento, perché arriva il momento, arriva".

"Ti vengono a trovare tutti quanti, ti vogliono ottenere per un'ultima volta e piangono, neanche da morto ti lasciano in pace e discorrono sulle tue virtù: eri bello, eri bravo, eri generoso, eri un cantore, nelle tue canzoni ci mettevi il cuore, ci mettevi la poesia, la passione, l'impegno civile, c'è persino Federico, quel tignoso di un laziale che scorreggia recensioni": fanno tutti la loro bella figura, ti vengono a trovare al tuo funerale se ad esempio sei un cantante famoso, vogliono far credere che erano amici tuoi e che ti apprezzavano e che per loro sei una perdita incolmabile. Parlano di che persona eccezionale eri, dei tuoi lavori che non hanno mai ascoltato o mai capito davvero, puntando il dito contro a chi ti ha giudicato male in vita, falsi avvocati difensori.

"Che sentimenti inconfessabili proveranno quelli che vivono senza infamia e senza lode e che si infilano nel mio funerale belli incravattati, alle occasioni che contano non si può mancare. Bisogna farsi vedere, bisogna farsi notare": chissà quali tormenti interiori, quali pensieri profondi, quale dolore proveranno questi falsi onesti che si presentano a questo funerale vestiti di buone intenzioni, non si può perdere l'occasione di mettersi in buona luce, di far vedere che belle persone sensibili che sono.

"Mi viene una voglia incontrollabile di risorgere, ma questa volta risorgere nel mondo dei vivi, della scienza, dell'umanismo, nel mondo delle idee. Risorgere oppure restarsene a casa a guardare la tv e morire piano piano, bevendo birra, ruminando hamburger. Lo vuoi con il ketchup?": e al nostro personaggio famoso sottoterra viene voglia di tornare su, ma in un altro mondo, un mondo meno falso, meno corrotto, meno incentrato sull'apparenza, "risorgere", nel senso accendere il cervello e la coscienza della società. L'alternativa altrimenti è una nuova vita normale, piatta e chiuda e in conformità con il resto delle persone.

E' tutta apparenza, non ci sono buone intenzioni, apparenza che spesso calpesta il rispetto verso le persone. L'ipocrisia della nostra società. Un incubo vero e proprio.

"Tesoro, sei sveglio? Hai fatto un brutto sogno, cosa hai sognato?"
"Ho sognato la bara, il funerale, il prete. Che branco di ipocriti."
"Non ancora: sei più vivo che mai."

 

IL TEATRO DEGLI ORRORI - SENTIMENTI INCONFESSABILI : IL TESTO

Che sentimenti inconfessabili

proveranno quelli che vivono senza infamia e senza lode,

I miserabili

quelli che strillano

ma che rincorrono sempre e solo il vincitore, sempre e solo l'opportunità,

In nome di Gesù, in nome di quel birbone se ne sono fatte tante nei secoli dei secoli AMEN

Eppure era un bravo ragazzo, un po' burlone per via dei miracoli ma sinceramente democratico

E vaglielo a spiegare ai cattolici italiani il valore dell'eternità,

laica o divina che sia,

quella che poi quando arriva il tuo momento,

perché arriva il momento, arriva

Ti vengono a trovare tutti quanti,

ti vogliono ottenere per un'ultima volta e piangono,

neanche da morto ti lasciano in pace e discorrono sulle tue virtù:

eri bello, eri bravo, eri generoso, eri un cantore,

nelle tue canzoni ci mettevi il cuore, ci mettevi la poesia, la passione, l'impegno civile 

C'è persino Federico, quel tignoso di un laziale che scorreggia recensioni

Che sentimenti inconfessabili

proveranno quelli che vivono senza infamia e senza lode e che si infilano

Dentro al mio funerale belli incravattati, alle occasioni che contano non si può mancare.

Bisogna farsi vedere, bisogna farsi notare

Mi viene una voglia incontrollabile di risorgere,

ma questa volta risorgere nel mondo dei vivi, nel mondo della scienza, dell'umanismo, nel mondo delle idee.

Risorgere

oppure restarsene a casa a guardare la tv e morire piano piano, bevendo birra, ruminando hamburger.

Lo vuoi con il ketchup?

 

"Tesoro, sei sveglio? Hai fatto un brutto sogno, cosa hai sognato?"

"Ho sognato di essere morto: la bara, il funerale, il prete. Che branco di ipocriti."

"Non ancora: sei più vivo che mai."

"Va bene. Vieni qui dai."