Edoardo sale qualche minuto dopo le nove, e sono tutti subito sottopalco a cantare Frosinone. Aspetto trasandato, barba incolta, e l'atteggiamento di chi non sa bene cosa fare, lì sopra. invece lo sa eccome, non sbaglia una nota e ci parla di un suo caro amico, un certo Gaetano. Poi un inedito e ritorna un po' di calma in platea. Rompiamo di nuovo le righe con Limonata, seguita da Milano e Le barche. Un altro inedito con espliciti riferimenti a un cantautore romano e Cosa mi manchi a fare, che ormai cantano pure i genitori dei liceali. Chiude con una dedica gentile e sentita, come solo chi non si sente arrivato sa fare. Le luci si riaccendono prima delle dieci, un altro concerto ci attende.
Mi trovo per la prima volta a recensire il gruppo d'apertura, d'interesse paragonabile al principale. Non a caso lo chiamano 'il fenomeno Calcutta'. La sala é gremita, siamo al limite della capienza consentita, 4000 paganti, mediamente tra i venti e i trenta con qualche eccezione. Qualche genitore al seguito del figlio liceale. L'assetto acustico é di qualità ma il benessere termo igrometrico del pubblico non sembra essere interesse dei gestori del palatlantico, ma non é una novità, siamo abituati, e il disagio rende l'esperienza più romantica.
Edoardo a pochi mesi dal suo primo album in italiano (Mainstream) ha collezionato una serie di sold out, seguiti da numerosi assensi e dissensi della critica, che si é letteralmente divisa in due fazioni, guelfi e ghibellini. Fatto sta che nel giro di tre mesi, é riuscito ad uscire dalla provincia di Latina ed arrivare nelle maggiori città italiane dove c'era un pubblico che conosceva a memoria le sue canzoni, le stesse che ha passato per prima radio deejay, ad esempio. Quindi lui dei critici musicali se ne sbatte ( le critiche me le accollo, scrive in un post su fb) e non può che aver ragione. Quando decine di fan cantano a memoria i tuoi testi a centinaia di chilometri da casa tua, hai già vinto.
La scaletta del concerto:
Frosinone
Gaetano
Fare
Limonata
Milano
Le barche
Mannarino no
Cosa mi manche a fare
Dal verme