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Musica

Daniele Silvestri: Monolocale, testo e interpretazione

Venerdì, 29 Gennaio 2016 22:40

In quest'articolo trovi il testo di Monolocale, brano estratto da "Acrobati", l’ultimo disco dei Daniele Silvestri. L'interpretazione è contenuta nel podcast che trovi qui in basso, registrazione della puntata di terryXplane su Radio Libera Tutti, interamente dedicata al nuovo album di Daniele Silvestri.

 

Era lì con una pistola
usala, usala, ora
è quello si, è quello
che lei spera
spera ma non spara ancora
ma fai così, mi raccomando
fai così, diceva
e intanto lui nemmeno tornava
che poi non era neanche quello
no, non era
era niente, era solo
una vita.

è una vita che
mi sacrifico
ma mica come si sacrificava nonna mia
settanta inverni fa
no io mi consumo, ecco io
sparisco
ogni giorno
un pezzetto di più.

e non parlo di cellulite,
anzi di quella vorrei non parlare più
ma che ci sono finito a fare io poi
in questo insipido monolocale

(no, tu no)

e intanto i figli vanno a scuola
e come sempre li va a prendere
quello stronzo di papà

papà mio me lo diceva spesso:
‘figlia, meglio che ti abitui adesso
a questa vita piena di dolore
piena di incomprensione
me lo diceva, anzi, me lo sussurrava
in un orecchio
mentre mi stringeva in quell’abbraccio
decisamente troppo, troppo stretto

che poi io lo volevo dire a tutti al funerale
di quale fosse questa sua grandissima morale
ma tanto poi
cosa vuoi che ne capisca la gente
nella migliore delle ipotesi
sono io la puttana
nella peggiore
beh nella peggiore, non gliene frega niente

fino a tre anni, ecco fino a tre anni
devo essere stata felice, credo
non che mi ricordi ma
c’è quella foto,
c’è questa foto che ho un sorriso
che se lo riguardo adesso
mi si spezza il cuore
mi si spezza il cuore
mi si spezza
il cuore

il dolore
e mia madre
mia madre e il dolore
sempre insieme
non riesco neanche ad immaginarli
come due cose distinte
che se almeno una volta
avesse chiesto il mio aiuto
poi magari riuscivo a chiederglielo anch’io
e invece no
avanti col suo fardello
che bello

e mio fratello
mio fratello
che gliene importa a mio fratello
non sa nemmeno dove sto
a lui basta la sua vita
il suo lavoro
il suo sport
la sua chitarra
mi dice nella vita
si chiude una porta
e se ne apre un’altra
se magari, io mi ricordo solo porte
chiuse
forse è per questo che vivo in 24 mq
e di porte qui non ce n’è nemmeno una,
nemmeno una
anzi si, una c’è, quella per entrare
ma io non la uso per entrare,
la uso per chiudermi dentro
e sono bravissimo a chiudermi dentro
è una vita che mi chiudo dentro

c’è una finestra però
non si vede un granchè
però adesso potrei aprire quella finestra
e volare

e volare

era lì con una pistola
usala…
usala, ora.
è quello si, è quello che lei spera
spera ma non spara ancora…