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Musica

I cinque gruppi da seguire nell'estate 2016

Domenica, 15 Maggio 2016 16:32

La scena musicale internazionale pullula di artisti interessanti e davvero niente male; ve ne segnaliamo 5, quelli di tenere sott'occhio nella prossima stagione.

Iniziamo subito con la carrellata di talenti e new entry già più o meno affermati che ci hanno colpito in questo inizio anno.

 

AURORA 

Siamo in Norvegia, precisamente a Bergen, dove una ventenne Aurora Aksnes è stabile al primo posto in classifica con l’album “All My Demons Greeting Me as a Friend” anticipato dai singoli “Runaway” e “Warrior”. La cantautrice scandinava seppur giovanissima, mostra già una maturità musicale non indifferente: le sue corde sembrano accostarsi a quelle leggiadre e allo stesso tempo introverse dell’islandese Björk con melodie impeccabili e testi che descrivono un’interiorità in simbiosi con la natura circostante, che entra in collisione con la cruda realtà e a volte la spregiudicatezza dell’essere umano: -“I stand behind the wall of people and thoughts, mind controlling”-. Un concentrato di sound radiofonici e consapevolezza cantautorale che ha permesso ad Aurora di essere apprezzata in tutta Europa, in particolar modo nel Regno Unito grazie a una bellissima versione di “Half the world away” degli Oasis, e anche negli Stati Uniti dove i suoi singoli sono stati usati come colonne sonore di importanti serie tv.

KALEO

Restiamo in nord Europa, in Islanda dove troviamo i Kaleo, nati nel 2012 con già due album all’attivo che tornano quest’anno con “A/B”, introdotto dai singoli “No good” e l’ultimissimo "I Can't Go on Without You". Musicalmente la band si colloca tra l’indie e il folk rock. La voce di Jökull Júlíusson ci stupisce per la sua versatilità: passando dal falsetto al vigore e alla pienezza del rock nudo e crudo, per certi versi tradizionale. I Kaleo sono davvero camaleontici, in grado di fondersi con uno stuolo di generi diversi, pur mantenendo il loro stile unico e inalterato. Un vortice di rock, blues e indie che allarga i suoi confini sino a farli fondere; il che che rappresenta di sicuro qualcosa di nuovo che merita di essere apprezzato.

 

JACK GARRAT

Restiamo in Europa, Regno Unito per parlare di Jack Garratt cantautore e polistrumentista britannico, vincitore del Best Critics' Choice Award 2015 e del BBC sound 2016, che è in uscita con il suo primo album “Phase” anticipato dal singolo “Worry”, già largamente apprezzato dal pubblico radiofonico italiano. Non si riesce ad inquadrarlo in un genere specifico: il 24enne inglese è un talento vero, dove coabitano armoniosamente musica elettronica, rock e melodie pop. I testi sono sentimentali e allo stesso tempo malinconici: - "I promise if you're gonna lock me out I will stay as your ghost/ But if you take the love you're given I will leave you alone"; mentre i motivi orecchiabili: come in “Breathe life”. La voce e i gorgheggi soul conferiscono una texture articolata ai brani (“Weathered”). Un’altra giovane promessa internazionale che sembra non dover invidiare nulla ai suoi coetanei già super-navigati!

THE STAVES

Restiamo in Inghilterra con un trio totalmente in rosa: The Staves. Attive già dal 2010, pubblicano il loro primo album nel 2012, “Dead & Born & Grown” e lo scorso anno “If I Was”. Le tre sorelle già note per aver aperto concerti dei Florence and the Machine e Bon Iver (produttore del loro ultimo lavoro discografico), hanno sonorità tipiche del folk anglosassone, con melodie complesse e testi che intrecciano tematiche esistenziali e introspettive come in “Make it holy” in cui onde di emozioni tremanti di desiderio, si increspano nella dannazione di una mancata castità. 

FOOLS

Dall’Europa ci spostiamo in California, per abbracciare un sound decisamente più rock e psichedelico: stiamo parlando dei Fools, e dell’ album omonimo pubblicato il 21 Febbraio 2016 da Lolipop Records.  Questo trio punk sposa perfettamente lo stile musicale tipico californiano degli anni ’70, che non rinnega influenze garage rock e grunge anni Novanta. I riff di chitarra sono prepotenti e insieme alla voce solista creano un mix  alienante, in tracce come “Slippin’” e “Play it cool”. Questa band ricorda per certi versi l’estrosità dei Blondie, grazie alle energiche voci femminili accompagnate dalla batteria di Micheal Rudes, unico elemento maschile del gruppo. Personalità e carisma sono solo due degli aggettivi che abbiamo scelto per descrivere lo stile di questi “ragazzacci” che sembrano avere le idee chiare e speriamo di riascoltare con altre novità discografiche.

 

di Daniela Ficacci