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Musica

Roma è la capitale dell’alternative odierno?

Lunedì, 09 Maggio 2016 19:56

La scena musicale indipendente di Roma, studiata ed approfondita.

Roma con il suo traffico, la sua trascuratezza, la sua immaneggiabile estensione da dare i natali e ispirare i più promettenti nomi della scena alternativa nostrana.

Se fino a un decennio fa la scena indie alternative sembrava proliferare esclusivamente da città quali Milano, Torino e Bologna, da un po’ di tempo a questa parte è la capitale la culla degli artisti più ascoltati del momento. O almeno di quelli indipendenti. Destinati a riempire i teatri, o meno, partono tutti dalla base di quella ripidapiramide chiamata notorietà. L’interesse, non solo del pubblico, è testimoniato dai cartelloni zeppi di live dei nuovi luoghi di culto. Neanche tanto più di nicchia. La Mecca per gli amanti del genere sono ex discoteche, ex teatri, ex ristoranti. Ex, perché oggi quello che più tira è la musica indipendente.

Di Roma parlano artisti come I Cani, che ne raccontano i quartieri e le abitudini sociali, Thegiornalisti con biadito romanticismo e Coez schietto e diretto. Prima di loro Il muro del canto, che ricordano le tradizioni popolari, e Daniele Silvestri con i suoi stornelli orecchiabili, si sono lasciati ammaliare dagli scorci capitolini, dai tetti di Roma, dai panni stesi, dai sanpietrini, dal parcheggio che non si trova. Roma adotta anche artisti che romani lo sono diventati d’adozione, sentendola talmente vicina da definirla la loro città e dedicargli i loro brani: è il caso del calabrese Scarda, del toscano Motta del latinense Calcutta. Anche la provincia, quella che sorge appena alle porte della città eterna, dove lo smog lascia spazio al verde che abbraccia i reperti archeologici, produce qualità. Bud Spencer Blues Explosion, Moseek e Kutso ormai mainstream, Lo Spinoso e Wrongonyou muovono i primi importanti passi. Eclettici e coinvolgenti Joe Victor e Lapingra propongono un vero e proprio show, più che un concerto. Niente che possa essere inciso su un cd. Per tutti l’importante è suonare, che sia in metro o in un locale con quindici coperti, poco importa, bisogna attrarre il pubblico, conoscersi, migliorarsi. Così nascono delle vere e proprie maratone musicali, che vedono sul palco artisti diversi, esibirsi per poi unirsi, mischiarsi e interpretare brani altrui, prima per caso poi in un format che lascia comunque ampio spazio alla creatività. Perché l’alternative, per definizione, non può seguire delle regole.

SCALETTA

I CANI - Sparire
BUD SPENCER BLUES EXPLOSIONS - Duel
MOSEEK - Elliott
IL MURO DEL CANTO- Luce mia
SCARDA - Gina
DANIELE SILVESTRI - Testardo
WRONGONYOU - Rodeo
LO SPINOSO - Statue di polvere
COEZ - Lontana da me
COLLE DEL FOMENTO - Funk romano
LAPINGRA - Futurissima Show
KUTSO - Elisa
CALCUTTA - Cosa mi manchi a fare
THEGIORNALISTI - Promiscuità
JOE VOCTOR - Tomi
ALESSANDRO MANNARINO - Mary Lou
DAILYSUNSET - Acronical