La suggestiva cornice del parco di Villa Ada Savoia a Roma ieri ha ospitato “Fiore d’Agosto”, una serata all’insegna della musica, della poesia e della “romanità”. E questa romanità per gli artisti che si sono avvicendati sul palco è decisamente una caratteristica distintiva, una firma della quale andare orgogliosi. I primi a salire sul palco sono stati Michele Botrugno ed Alessia Amendola, i quali hanno avuto il compito di introdurre lo spettatore nel mood della serata presentando, con una recitazione decisamente convincente, una serie di componimenti dei Poeti der Trullo: trattasi di un gruppo composto da sette ragazzi diventati noti nella Capitale per essere stati in grado, con le loro poesie, di descrivere con toni semplici ma incisivi lo spirito della stessa città di Roma e quelli che sono i più comuni sentimenti umani.
Segue un’esibizione del Ponentino Trio (Daniela De Angelis, Costantino Pucci e Cesare Oliva), gruppo di musica popolare romana che annovera fra i suoi artisti ispiratori Gabriella Ferri ed Ettore Petrolini, i quali danno il via alla loro performance con il sempreverde stornello “Quanto sei bella Roma” proponendoci una versione dalla delicata malinconia. La stessa malinconia che ha Roma d’Agosto, per intenderci.
Dopo un altro inframezzo dedicato ai versi dei Poeti der Trullo, si esibisce Emilio Stella, giovane cantautore romano cresciuto, per usare le sue stesse parole, “alle porte di Roma” in un complesso di case popolari le quali saranno il punto di partenza della sua esperienza musicale. Ed è proprio col brano “Alle case popolari” che Stella apre la sua performance, un brano tragicomico dall’ironia dissacrante. La stessa ironia che ritroviamo poi nel pezzo di chiusura, “Capocotta non è Kingstone”, il quale è caratterizzato da un incalzante ritmo raggae e si fa spia di “un certo degrado ambientale e umano” (“Te sei fatto i dreadlocks, te chiami Ciro”).
Torna brevemente sul palco il Ponentino Trio per poi lasciare il posto al Muro del Canto, complesso di musica folk popolare romana, ormai ben noto non soltanto a Roma e dintorni. Il Muro del Canto, attivo dal 2010, con questa tappa prosegue il tour promozionale del suo terzo album studio “Fiore de Niente” ma la scaletta comprende anche brani estratti dai primi due dischi del gruppo: “L’Ammazzasette” (2012) e “Ancora Ridi” (2013). Come sempre, la performance è estremamente coinvolgente grazie alla grande energia dei musicisti, ormai esperti nel riuscire a conquistare il pubblico. La rassegna estiva Villa Ada Incontra il Mondo può dunque annoverare fra i suoi successi un’ altra serata ben riuscita, complice la bravura degli artisti protagonisti e la grande partecipazione del numeroso pubblico presente.
a cura di Eliana Scala