Già da quando è stato annunciato si era capito che il “Desert Trip Festival” sarebbe stato L’EVENTO dell’anno, quello tutto in maiuscolo: ricordo di aver letto la line up dei partecipanti con la bocca aperta e la pelle d'oca.
Il sole è ormai tramontato sui due weekend che hanno visto il deserto Indio, in California, palcoscenico assoluto della scena musicale mondiale.
Questi sei giorni (7-8-9 e 14-15-16 ottobre) hanno già un posto speciale nella storia del rock, vicino ai festival di Woodstock, Altamont e il Live Aid.
La cosa che fa sorridere è che i protagonisti dell’evento sono praticamente gli stessi di allora: sul palco si sono infatti alternati Paul McCartney, i Rolling Stones, Bob Dylan, Neil Young, The Who e Roger Waters.
La formula è stata quella già collaudata per il festival indie Coachella: due fine settimana in compagnia delle stesse band e un immenso palco con attorno un villaggio super-cool fra le sabbie del deserto. Il pubblico era però incredibilmente variegato: c’erano persone giovanissime, famiglie con figli e anche veterani del rock di ottanta anni.
I più caustici hanno scherzato chiamandolo il “Coachella degli anziani”, il momento nostalgico dei “Dinosauri del rock”: tuttavia non sono mancati i colpi di scena... e che colpi di scena!
Si è iniziato con i Rolling Stones, che si sono esibiti in una cover di Come Together degli “eterni rivali” The Beatles, lasciando la folla spiazzata ed estasiata, come a voler chiudere una guerra tra band che, in realtà, non è mai esistita.
Rolling Stones “Come Together” 07.10.2016
Ci sono stati anche momenti toccanti, con le dediche di Paul McCartney, Pete Townshend e Roger Waters rivolte ai membri scomparsi prematuramente delle rispettive band, le stupende poesie di Neil Young e le critiche ai fatti di attualità, come quelle di Roger Waters nei confronti di Donald Trump. Infine, c’è stato il grande colpo di scena, alla vigilia del secondo weekend del festival: il Nobel alla Letteratura assegnato a Bob Dylan.
Il giorno dopo l’annuncio è stato proprio il menestrello del rock ad aprire il secondo weekend del festival: nessuno nella storia dei premi Nobel è mai stato accolto da un’ovazione di migliaia di persone urlanti. Fantastiche sono state poi le parole pronunciate da Mick Jagger, sul palco dopo di lui: «Bob Dylan è stato il nostro Walt Whitman. Non mi è mai capitato di condividere il palco con un premio Nobel» .
Bob Dylan “Like a Rolling Stones” 14.10.16
L’evento si è poi definitivamente concluso il 16 ottobre, dopo un sabato segnato dall’esibizione di Paul McCartney e Rihanna, annunciata dall’ex beatle che ha detto di «aver trovato finalmente qualcuno sotto i 50 anni di età» e con il gran finale di Roger Waters, straordinario nella sua performance di The great gig in the sky e Another brick in the wall.
Di Giulia Caputo