C'era grande attesa per la prima tappa del tour 2017 de l'Orchestraccia, nel quale la formazione romana porta in giro per l'Italia "Canzonacce", ultimo lavoro in studio, e presenta la colonna sonora di Ovunque tu sarai, in uscita nelle sale tra poco meno di un mese. Per iniziare la band ha scelto il palco del Monk di Roma, dove ormai è considerata di casa.
Su un palco con poca scenografia e ancora meno spazio i componenti de l'Orchestraccia stanno preparando gli strumenti e discutono gli ultimi dettagli della scaletta. Il concerto inizia senza troppi preamboli e da subito l'impatto è quello di una musica genuina, ricercata, familiare. Passano i minuti e sempre più si fa chiaro che quello che sta accadendo non è un semplice concerto: la band cerca il contatto con il pubblico, i musicisti scherzano tra di loro e si comportano come se si trovassero in sala prove, in certi momenti come se fossero a casa propria.
Ma siamo al Monk, davanti a loro ci sono più di 500 persone che stanno cantando e ridendo alle battute che tutti i cantanti, tra un verso e l'altro, inseriscono ai momenti giusti, da ottimi attori quali sono. Si, perché Orchestraccia non è una semplice band di stornellatori di talento. Sul palco stanno suonando Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti e Giorgio Caputo, che oltre a intendersi di musica se la cavano anche con la recitazione. Quando vestono i panni de l'Orchestraccia portano in scena la musica popolare capitolina di inizio novecento, reinterpretandola nelle chiavi più particolari e inaspettate. Loro stessi definiscono il loro un "folk rock delirante".
La musica de l'Orchestraccia è spontanea, non ha bisogno di fronzoli e punta tutto sul ritmo, sempre molto sostenuto anche nelle ballate più romantiche. Le canzoni che raccontano la storia di un popolo, quello romano di inizio '900, vengono ripescate e reinterpretate in una chiave dinamica e rese uniche dai cantanti, che non si rivelano eccellenti per le qualità vocali, ma trasmettono emozione e veicolano in modo potente il messaggio insito nei testi che hanno scelto.
A metà del concerto il pubblico ha ascoltato musica dub, punk rock, qualche ballata e tantissime battute. L'atmosfera è intima, la band comincia a invitare qualche amico sul palco: si tratta degli attori di Ovunque tu sarai, un film in cui l'Orchestraccia suona la title track della colonna sonora. Su un palco gremito continua lo show, il pubblico è divertito e tutto scorre piacevolmente fino alla parte finale, in cui c'è anche il piacere di ascoltare alcuni ottimi brani originali.
La prima tappa live del tour 2017 si conclude nel tripudio del pubblico e con la promessa da parte della band di esportare questa particolarissima messa in scena della cultura popolare romana. Vedremo se la formazione capitolina sarà in grado di farsi apprezzare anche fuori dalle mura amiche e se saprà continuare a mescolare in maniera così sapiente musica e recitazione, cultura e umorismo, spontaneità e ricercatezza.
Di Emanuele Catucci