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Musica

I Migliori Album del 2017 - Marzo

Venerdì, 31 Marzo 2017 13:33

Abbiamo selezionato i migliori album usciti nel mese di Marzo.

 Tennis - Yours Conditionally

Mutually Detrimental | indie/pop-rock

Se c'è una cosa che sorprende, di un album nato da una gita sull'oceano, è quella di essere anche impegnato. Nel quarto album dei Tennis invece c'è spazio per testi velatamente critici verso la stereotipizzazione del genere femminile ("It's metaphorical for the categorical, i get hysterical, it's empirical" recita My Emotions Are Blinding). Il resto è come potremmo aspettarcelo: solare, sognante, perfetto per una giornata passata a guardare il mare, con i piedi nell'acqua. Non avrebbe potuto essere diverso e a noi piace esattamente così.


Mood: A day in the sun


Blanck Mass - World Eater

Sacred Bones | elettronica

Il peccato e la redenzione fusi in 7 tracce precariamente in equilibrio fra di loro. Dalla frenesia, liberatoria fino alla brutalità, di "Rhesus Negative", ai ritmi dissonanti e dissociati di "Silent Treatment", per arrivare al caos estatico di "Minnesota/Eas Fors/Naked": ogni traccia ci sorprende, ci lascia immersi in un'atmosfera distorta, per un'esperienza musicale decisamente da provare.


Mood: Trascendentale


SPOON - HOT THOUGHTS

Matador Records | Art rock

Una familiarità sinistra scorre lungo i solchi di ogni album della band texana. È come trovarsi nel proprio bar preferito e ci fosse uno strano tizio che non smette di fissarti. A disagio a casa propria. D'altronde, Austin è una sorta di oasi freak all'interno di uno degli stati più conservatori d'America. Una carriera cristallina lunga una manciata di album inappuntabili, ma confinati in una nicchia per pochi eletti. Destabilizzati.


Mood: Suscettibile


PONTIAK - DIALECTIC OF IGNORANCE

Thrill Jockey | Stoner, Hard rock, Psychedelia

C'è un credito importante che i Pontiak si possono giocare sulla piazza. Non innovano, non scoprono nuovi filoni, non si accodano alla tendenza di turno. Ma sono riconoscibili. Giunti alla bellezza del tredicesimo disco, i fratelli Carney hanno raggiunto l'invidiabile vanto di un suono granitico, massiccio e sconsolato, certamente debitore di Black Sabbath ed Earth, ma in qualche modo attribuibile solo a loro. 'Dialectic of Ignorance' è la sublimazione di questo processo creativo, sul solco della tradizione e di un'imprecisata zona X personale.


Mood: Inesorabile


REAL ESTATE – IN MIND

Domino Recording Co. Ltd. | Pop-Rock

Una volta avevamo il ministro della semplificazione. Una parentesi chiusa, per fortuna ma, esistessero i dicasteri in musica, pensare ai Real Estate per questo verrebbe del tutto naturale. Semplice, ma non banale. Alla band di Ridgewood riesce un piccolo, grande miracolo di equilibrio, in bilico tra disinvoltura pop e maestria melodica e d’arrangiamento. Brani orecchiabili, di buon gusto, ingegnosi, carezzevoli il giusto. Una colonna sonora dei momenti trascurabili, o che almeno così sembrano, fin quando il tempo, da gran signore, non li rispolvera e non ce li toglie più dalla mente.

Mood: Primavera tutto l’anno


Ed Sheeran - Divide ÷

Atlantic Records | Pop

Divide, dopo Plus e Multiply, è un disco che - come dal nome- è diviso e divide. Contiene una serie di pezzi ammiccanti, squisitamente commerciali (come il tormentone "Shape of you" ma anche "Barcelona", "New Man", "Castle on the Hills") che confermano l’attitudine di Sheeran a fare il one man band intimista. E poi finalmente "Nancy Mulligan", "Bibia be ye ye", "Dive", dove emerge il talento compositivo oltre il genio commerciale, in cui Sheeran racconta se stesso, la sua dimensione interiore e lo sgurado sul mondo attraverso i suoi viaggi.

Mood: best seller

Laura Marling - Semper Femina

More Alarmin Records - Kobalt Music Group | Folk

Pubblicare il sesto album studio a soli ventisette anni non è certo un' impresa da tutti. Se poi la qualità del prodotto è eccellente, come nel caso di Semper Femina dell'inglese Laura Marling, la questione diventa ancora più sorprendente. L'artista ha così commentato la genesi del suo fortunato progetto: «Ho cominciato a scriverlo come se un uomo stesse scrivendo a una donna. Poi ho pensato che non ci fosse bisogno di fingere. Non avevo bisogno di immaginarmi uomo per giustificare l’intimità con cui stavo osservando e riflettendo sulle donne». Laura Marling sviscera le fragilità femminili senza utilizzare toni magniloquenti e manierismi, ma con una grazia, un'empatia ed una misuratezza fuori dal comune. Un gioiello di rara e discreta bellezza.


Mood: Autoriflessivo

Magnetic Fields – Selection from 50 Songs Memoir

Nonesuch Records | Indie

Cinque dischi da dieci brani ciascuno. In tutto cinquanta canzoni: una per ogni anno di vita di Stephin Merritt, leader della band, che ha portato il tipico egocentrismo d'artista ad un livello inedito. 50 Songs Memoir è la personale epopea del cantautore nella quale viene raccontato di tutto con ironia a tratti amara, sardonica. Dai ricordi del gatto che aveva da bambino ai vari disturbi e malattie fisiche che lo affliggono, Merritt mette in piazza se stesso in maniera schietta e diretta senza sensazionalismi. La stessa parte strumentale, malgrado l'impiego di più di cento strumenti musicali, non risulta mai barocca o appesantita da virtuosismi inutili. Da ascoltare come se fosse l'audio libro di un romanzo di formazione messo in musica.

Mood: Storia della buonanotte per bambini un po' speciali

Lowly - Heba

Matador Records | Art rock

Benché "Heba" sia solo il disco di debutto dei Lowly, questo quintetto danese ha già la classe e la misura tipica degli artisti navigati. La commistione fra il cantato limpido di Nanna Schannong, i sintetizzatori ed una batteria dalle ritmiche jazz ha come risultato un ottimo disco dal sound estremamente ricco senza risultare barocco.

Mood: Sogno ad occhi aperti

Mount Eerie - A Crow Looked At Me

P. W. Elverum & Sun | songwriter

Che da grandi dolori nascano opere molto ispirate è cosa certa in tutte le arti e non fa di certo eccezione la musica. Lodevole esempio è quello che ci regala Phil Elverum, in arte Mount Eerie, che versa tutto il dolore per la perdita della moglie e madre di suo figlio (scomparsa per un cancro) nel suo 9° album studio, A Crow Looked at Me. Canzoni tecnicamente perfette che lasciano addosso un senso assordante di vuoto e sentimenti apparentemente nulli o asettici, come in piena negazione da shock post-traumatico. Un vuoto in realtà denso di tutto. Tristemente incantevole.

Mood: Sopraffatti

DEPECHE MODE - SPIRIT

Columbia | Synth pop 

I Depeche Mode non sentono più l’esigenza di scrivere con un pubblico davanti. Rimangono delusi quelli che si aspettavano una canzone scritta “per loro”, “con loro”. “Spirit” è un disco vero. Non c’è piu’ l’esigenza di arruffianarsi pubblico e critica ma semplicemente di scegliere un nuovo stilista (James Ford produttore di Arctic Monkeys) con cui condividere l’estetica di un messaggio solido e profondo, e indossare un nuovo abito, dopo i tanti confezionati da Flood (aka Mark Ellis) che li ha accompagnati per i migliori anni della loro carriera. Un’unica grande traccia di 12 brani dove l’amore assoluto combatte una battaglia senza confini contro l’uomo dei nostri tempi forte della sua arma più diabolica: la tecnologia. Era questa la rivoluzione che volevamo? Il progresso e la libertà che attendevamo? Quel deciso e straziante “love” invocato da Martin Gore nel finale di “Eternal” è la risposta. E vale l’acquisto del disco a scatola chiusa.

Mood: Call to arms

 Di Giorgia Cassiero, Eugenio Zazzara, Eliana Scala, Claudia Colantonio, Stefano Daniele, Terenzio Ciancarelli