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Definito come l'autore del "miglior brano rap italiano di sempre", il rapper romano ha ripercorso insieme a noi la sua decennale e straordinaria carriera musicale, dandoci anche un assaggio di quello che sarà il suo prossimo concerto del 22 Aprile all'Atlantico di Roma "The Super GusBumps Show", uno spettacolare live che concluderà l'acclamatissimo tuor che ha visto già parecchi sold out nelle maggiori città italiane.
Partiamo dall'inizio della tua carriera musicale, da cosa è nato "Rancore" e che cosa è adesso?
Sono passati esattamente 10 anni da quando ho stampato il primo disco "SeguiMe", nel 2016 l'ho ristampato ricreando una nuova veste al mio primo lavoro che scrissi quando avevo 15 anni.
In quegli anni feci tutto quello che un rapper nel momento in cui non ha un nome che gira all'interno della scena dovrebbe fare, cioè gare di freestyle, open mic e più concerti possibili, cercando di portare ovunque le mie rime.
Ho continuato poi le mie produzioni autonome fino al periodo in cui inizai a collaboare con DJ Mike, con cui ho prodotto ben 4 dischi.
Con la ristampa di "SeguiMe" ho cercato di creare un qualcosa che unisse più arti e questo è stato sicuramente un apporto in più a tutto quello che è stato fatto prima.
In questi 10 anni sia la scena romana che quella italiana si sono evolute molto, un confronto tra i tuoi inizi ed adesso?
Sono cambiate molte cose, sono cambiate le possibilità di quello che tu puoi fare con questa musica, sopratutto per quando riguarda l'approccio delle nuove tecnologie con la musica.
Per quanto riguarda il mio approccio, è come se in questi anni avessi abbassato la testa e non l'avessi piu rialzata, mantenendo un certo distacco e continuado sempre a lavorare il più possibile sulla mia idea creativa, aldilà di tutte le infulenze esterne.
La cosa che ti ha comunque influenzato di più?
Sicuramente il palco, sotto qualunque forma, come quella del freestyle, dove il palco si trasforma in un filo dove te sei l'equilibrista oppure in tanti cerchi di fuoco che devi attraversare quando fai un live. Detto ciò il "confronto" e la sfida con gli altri mi hanno sempre influenzato parecchio.
Parliamo della tua collaborazione con DJ Mike, quanto è stata importante per te e per la tua carriera artistica? E pensi che in futuro continuerete a collaborare?
Dalla nostra prima collaborazione sono nati una serie di album dove i protagonisti veri e proprio piuttosto che Rancore e DJ Mike erano i suoni stessi di quegli album, uno è "Acustico", l'altro è "Elettrico", poi "Silezio" e infine "S.U.N.S.H.I.N.E."
Sicuramente queste collaborazioni mi hanno permesso di fare dei dischi con delle produzioni di altissimo livello, questa alchimia che si è creata tra me e DJ Mike ha trovato poi un'apoteosi massima dentro S.U.N.S.H.I.N.E a tal punto che quando lo riascolto penso che quello sia stato il nostro vero apice.
Per quanto riguarda il futuro non saprei come risponderti, quello che posso dire è che tante persone hanno compreso quello che abbiamo fatto e tante no , quindi lasceremo anche il tempo per comprendere le cose fatte in precedenza, nel frattempo continueremo con le nostre produzioni in maniera separata, se posso sottileare una cosa per il futuro posso dire che tantissimo del mio lavoro negli ultimi tempi è stato incentrato dal punto di vista del live, cercando di dire un tocco alchemico in più a quel aspetto.
Riguardo il tuo stile musicale, tu stesso lo hai definito come uno stile "ermetico", puoi spiegare nello specifico che cosa intendi con questo aggettivo?
Ermetico diciamo che è la parola più giusta che sono riuscito a trovare per spiegare il mondo complesso nel quale scrivo, le frasi che utilizzo hanno sempre un multiverso dentro di loro, dunque possono avere piu livelli di interpretazione, cerco quindi di costruire dei brani che lascino poi un interpretazione che al tempo stesso è sia chiusa che aperta, quindi più che dare risposte fa si che chi ti ascolta ti ponga delle domande.
In sostanza lascia la libertà a chi ti ascolta di arrivare ad un certo livello di comprensione di ciò che dici. Il mio è un tentativo di creare un ascolto attivo tra me e chi ascolta le mie tracce, un tentativo che c'è sempre stato dall'inizio fino ad ora.
Già dall'inizio della tua carriera hai fatto coincidere l'ultizzo di strumenti musicali insieme alle tecniche di base dell' Hip Hop, sia nelle tue produzioni che ne tuoi live. Da cosa nasce questa esigenza?
Il 22 Aprile quello che il pubblico noterà è che sul palco piu che degli strumenti ci saranno dei Demoni! Questi demoni in maschera rappresentano gli stessi demoni che 10 anni fa erano presenti e in 10 anni non se ne sono ancora andati...l'unica differenza è che ognuno di loro ha preso in mano uno strumento e adesso hanno creato una setta, che da una parte mi aiuta suonando per me, dall'altra mi controlla. Questa setta è controllata da un Ente che si trova fuori dal palco e anche lui è "contro di me". Tutto il live è quindi incentrato su questo.
L'esigenza di potare un orchestra nasce in parte da un aspetto musicale, in parte da un aspetto di una mia espressione personale, dovevo mostrare alle persone i demoni fuoriusciti dall'ampolla, che fa parte del mio logo, e che forse insieme riusciemo a rinchiuderli li dentro, proprio il 22 Aprile perchè sarebbe la data di chiusura di questo mio tour.
Visto la tua recente incursione al Romix per presentare il tuo live, la tua passione per il fantasy è cosi importante nella tua musica?
Bhe, secondo me la fantasia è cio che può salvare il mondo. Quindi tutto cio che alimenta la fantasia di una persona a me è sempre piaciuto. Sono stato sempre un appassionato di manga e ho sempre seguito fumetti giapponesi da quando sono piccolo. Andare al Romix per me è stato sempre una specie di rito, ieri è stata la prima volta in cui ci sono andato per fare un qualcosa che si legava alla musica e al mio lavoro, e questo mi ha toccato profondamente il cuore.
In conclusione, la traccia S.U.N.S.H.I.N.E è stata definita come "Il miglior brano rap italiano di sempre", come hai reagito a tanto merito?
Non saprei come rispondere, posso solo dire che quando ho iniziato non avrei mai immaginato che dopo 10 anni avrei ricevuto un merito del genere. E' una grandissima responsabilità e una grandissima soddisfazione.
Secondo te S.U.N.S.H.I.N.E è il tuo pezzo piu ben riuscito?
Lo è, i pezzi per un artista sono un po come i figli, sono tutti uguali. In ognuno c'è una profondità, un impegno ed un lavoro molto instensi. Sicuramente con S.U.N.S.H.U.I.N.E io e DJ Mike siamo arrivati al centro del sole e da li abbiamo iniziato a vedere le cose per quello che in realtà sono e da dove nascono. Quindi si può dire che è stata sia una conclusione sia un punto di origine.
E' sicuramente quindi il pezzo a cui tengo di più...dove ho messo più cose dentro.
Ti ringrazio e ci vediamo il 22 Aprile all'Atlantico di Roma per "The Super Gusbumbs Show
-Riccardino-