Domenica 7 maggio i protagonisti dell’ultimo appuntamento con il Sounday Night di RLT sono stati i Johnny Bemolle’s, un trio che ama definire il proprio genere “chamber folk”, folk da camera, in quanto risultato perfetto della crasi tra la voce di Antonello e gli strumenti suonati da Stefano, al violoncello, e da Alessandra, all’oboe.
Il loro nome artistico deriva da una simpatica storia legata ad una truffa sul web, anni fa decisero di ordinare online un mixer che gli serviva per i concerti ma al suo posto ricevettero invece una vecchia valigia impolverata che al suo interno conteneva appunti, poesie, spartiti, canzoni tutte firmate "Johnny Bemolle". Ogni canzone parlava di un luogo diverso, raccontandone persone, personaggi, storie, atmosfere ed a quel punto il trio ha deciso di arrangiarle, portarle in giro dal vivo e registrarle.
Il disco “JB”, è uscito nel giugno 2016, prodotto grazie al successo della campagna di crowdfunding avviata dalla band sul portale musicraiser.com .
JB è un viaggio non solo attraverso la musica, con canzoni che narrano storie che si svolgono in diverse città europee (Parigi, Budapest, Granada, Bruges, Londra, passando anche per la Scozia e naturalmente l’Irlanda) ma anche attraverso immagini, disegnate dalla matita dell’illustratrice Laura Re, che ha realizzato cover e booklet dell’album dei Johnny Bemolle’s.
Il Sounday Night dà spazio alla musica permettendo al tempo stesso di conoscere meglio gli artisti che sono sul palco ed i Johnny Bemolle’s si sono raccontati con naturalezza e simpatia ai nostri microfoni.
Nella chiacchierata con Giuliano Mormone, Direttore radio di RLT, e Ilaria Manzetti, Responsabile della Redazione Musica, il trio folk ha parlato della loro formazione musicale e degli album dopo i quali hanno deciso che la musica non volevano solo ascoltarla. Alessandra ha studiato al conservatorio ma è una grande amante del rock, Stefano ha una formazione classica, Antonello ha studiato canto e da autodidatta si è cimentato in diversi strumenti: chitarra classica ed elettrica, ukulele, percussioni; mentre tra i dischi che hanno segnato il percorso del loro approdo alla musica troviamo “Automatic” dei Rem, “Wish you were here” dei Pink Floyd, “Led Zeppelin II”, solo per citarne alcuni!
Nonostante i diversi palchi calcati e anche alcuni house concerts, i Johnny Bemolle’s hanno affermato che l’esperienza live più sentita, bella è stata per loro quella in strada, perché a loro avviso più veritiera, pone di fronte ad un pubblico più autentico ma anche spietato, chi si ferma ad ascoltare si ferma perché è realmente colpito.
Per seguire i Johnny Bemolle’s, i loro prossimi appuntamenti live ed ascoltare il loro disco JB, vi consigliamo vivamente di visitare il sito johnnybemolle.com .
Scaletta della serata:
1. Johnny
2. East Paris
3. Budapest in the rain
4. Granada's beggars
5. The cripple of Bruges
6. The fiddler of Dooney (poesia di W.B. Yeats)
7. Ring on fire + Folsom Prison Blues (Johnny Cash medley)
8. Last train to Camden
