Il fantautore mantiene la promessa di "prendere i suoi brani più amati e conosciuti e riportarli al grado zero della musica, che significa prendi la chitarra, la colleghi all'amplificatore e basta". Ed è ciò che ha fatto: un live molto semplice e genuino, il rock nella sua dimensione più pura che arriva dritto alle orecchie e al cuore senza tanti fronzoli e giri di parole.
Con il cantautore romano Artù in apertura che per un'ora buona scalda il pubblico con le sue storie amare, i suoi ritratti musicali di personaggi fantastici (ma al tempo stesso così tremendamente reali) e il suo sound che si incastra in qualche modo molto bene con quello del cantante di Rho, Bugo porta alcuni dei suoi pezzi più famosi, saltando dal passato al presente della sua carriera. Dai grandi classici come "Io mi rompo i coglioni" o "Ggell" si passa ai brani dell'ultimo album come "Vado ma non so" e "Me la godo", senza tralasciare un paio di cover, la molto ben riuscita "Svalutation" di Celentano e l'immancabile "Bollicine" di Vasco Rossi.
In tutta questa elettricità non mancano però i momenti più acustici e introspettivi, come "Nei tuoi sogni" o "Love Boat", in cui la band si ritira e Bugo rimane da solo di fronte al pubblico con la sua chitarra.
Poche chiacchiere, nessuna pausa, molta musica, un bel concentrato denso e deciso del cantautorato rock del signor Bugatti. Una serata ad alto voltaggio.
Scaletta:
RadioBugo
C'è crisi
Vado ma non so
Svalutation (Adriano Celentano cover)
Io mi rompo i coglioni
Arrivano i nostri
Casalingo
Nei tuoi sogni
I miei occhi vedono
Deserto
Me la godo
Che diritti ho su di te
Love Boat
Comunque io voglio te
Ggeell
Bollicine (Vasco Rossi cover)
Nel giro giusto
Di Francesca Marini.