Si è tenuta lo scorso 7 dicembre la prima esibizione live, dopo uno stop durato da maggio. Sono le 22 e 50, la sala interna è piena di persone e dopo un breve controllo di strumentazioni e luci Giancane sale sul palco del Monk. Il primo brano è "Ciao sono Giancane", scelta che sembra mirata a presentarsi ad una folla che conosce a memoria ogni singola parola di quasi tutte le canzoni dell'artista. Dopo un paio di tracce prese del vecchio album, "Una vita al top", si parte con gli inediti nel nuovo disco, i cui testi trasmettono a pieno l'ansia ed il disagio da cui questo nuovo lavoro prende il titolo. Brani diretti e onesti che raccontano in modo molto schietto la realtà che ci circonda ultimamente, descritta nel brano inedito omonimo all'album, oltre a quella degli anni '80 cantata nel brano dal titolo "Limone". Tra un brano e l'altro non mancano intrattenimento ed aneddoti dell'artista, che contribuiscono a creare un ambiente sempre più piacevole e coinvolgente, oltre a cover improvvisate di brani di Gigi D'agostino e Lunapop. Intervenuti sul palco anche Lucio Leoni, insieme a cui Giancane ha eseguito il brano "Adotta un fascista", Alessandro Pieravanti e Alessandro Marinelli per brani come "Vecchi di merda" e "Hogan blu".
Il concerto è andato poi a concludersi con quella che può essere definita l'unica canzone d'amore dell'album, dedicata ad un'icona del nostro paese, la Peroni da 66cl. Un live di successo, in uno dei posti che si sta affermando sempre più per quanto riguarda gli eventi live nella capitale.
le foto della serata:
foto di Federico Perruolo