Romano classe 1942 Alberto Radius non ha certo bisogno di presentazioni essendo ormai di diritto nella storia della musica italiana. Per chi fosse un po’ a digiuno basta scandire tre nomi su tutti: Premiata Forneria Marconi, Formula 3 e Il Volo. In quella che in seguito sarebbe divenuta la PFM, arriva dopo varie esperienze musicali (prima con i White Booster, i Campanino e gli inglesi White Pennies) sebbene solo per poco tempo. Giusto lo stretto necessario per sostituire il chitarrista degli allora “I Quelli” Franco Mussida impegnato con il servizio militare. E’ però una esperienza che si rivelerà importantissima quella con la band capostipite del rock progressive italiano perché qui svilupperà la sua particolare tecnica.
Nel 1969 arriva l’esperienza della Formula 3 in cui Radius è anche voce oltre che chitarrista. Il trio fu l’unico ad accompagnare Lucio Battisti nelle tournèe del ‘69 e del ’70 e proprio per l’etichetta di Lucio “Numero Uno”, incidono nel 1970 il primo album dal titolo “Dies Irae” nel quale ben 4 brani sono proprio opera del duo Battisti/Mogol come la famosa “Questo folle sentimento”. Già l’anno successivo sfornano il secondo album che porta il nome della band, in cui tutte le canzoni son scritte da Battisti e Mogol. Tra queste impossibile dimenticare “Eppur mi son scordato di te”il cui riff iniziale, stando alle parole di Radius fu ispirato a Jimi Hendrix. Nel frattempo il chitarrista romano da vita anche al suo progetto solista nel quale contribuiranno strumentisti del calibro diDemetrio Stratos che di li a breve confluirà negli Area, Franz Di Cioccio della PFM e Vince Tempera. Con all’attivo 4 album la Formula 3 si sciolse per dar vita a “Il Volo”, gruppo rock progressive leggendario che vedrà in formazione tra gli altri proprio il già citato Vince Tempera alle tastiere e Mario Lavezzi alla chitarra e voce come Radius. Due gli album all’attivo per il Volo: “Il Volo” del 1974 ed “Essere o non essere?Essere! Essere! Essere!”, entrambi targati etichetta “Numero Uno”. Conclusa l’esperienza de “Il Volo”, Alberto torna all’attività solista con l’album “Carta straccia”che darà linfa nuova alla sua carriera. Verso la fine degli anni 80 darà vita al gruppo “Cantautores”. Arriviamo ai nostri giorni e finalmente, a distanza di ben 8 anni dalla sua ultima pubblicazione, ecco che Radius sorprende ancora e sforna una ennesima chicca musicale! Parliamo di “Banca d’Italia”, album uscito a metà ottobre scorso che sarà al centro della intervista telefonica che vedrà protagonista, ospite di Radio Libera Tutti e della trasmissione White Canotta, proprio il suo autore nella serata di domenica 9 marzo dalle ore 21.00. 15 tracce, quelle dell’album, cui parleremo e delle quali alcune verranno fatte ascoltare in diretta. Autore di ben 6 testi, è bene ricordarlo, è stato Oscar Avogadro, compagno storico di Radius (per gli altri si è avvalso del lavoro prezioso di due giovani autori come Andrea Secci e Tullio Pizzorno). Sarà un grande onore per Radio Libera Tutti e noi 3 White Canotta di cui, chi scrive fa parte. Siete tutti invitati!