Il nuovo disco è sull'immobilità, sull'impotenza di una generazione piena di sogni nati già delusi. Sull'album essi stessi scrivono: «Abbiamo fatto in modo che tutte le canzoni suonassero un po' distanti, ammantate di quel riverbero naturale lasciato dai sogni poco dopo il risveglio, perché quando la vita fatica a darti quello che vorresti, tutto si allontana un po', sbiadisce e si lascia anticipare dalla sua eco».
Sicuramente più maturi (forse per il risveglio dal sogno?) mantengono l'essenza di Un piano per fuggire: soppesato, osservato ma non ingabbiato di raziocinio per questo, il sentimento rimane vivo e nella musica e nelle parole. Queste ultime del resto sono pane quotidiano per Matteo De Simone, cantante e bassista del gruppo, che ha scritto già due libri, di cui l' ultimo Denti Guasti ha dato modo di realizzare alcuni reading di brani proposti da Matteo e da Capovilla.
Diversamente come? è una domanda da rivolgere al cambiamento dei Nadàr rispetto agli esordi o una domanda esistenziale o entrambe? Cercheremo di capirlo con Matteo De Simone, sabato 15 giugno, alle 18:00 a RLT!