Proprio in vista dell’ormai imminente Festival di Sanremo, Diodato l'abbiamo intervistato ai nostri microfoni per conoscere più da vicino la sua musica, i suoi progetti e le sue attitudini artistiche.
Diodato, si avvicina alla musica sin da bambino tra band composte di amici e feste a base di musica.
Nel 2001 vola a Stoccolma dove collabora alla realizzazione di un brano per Beirut Cafe 2, una compilation lounge che verrà poi distribuita in tutto il mondo. Alla realizzazione di “Libiri” partecipano anche Sebastian Ingrosso e Steve Angello: dj e produttori che poi formeranno gli Swedesh House Mafia.
Successivamente laureatosi al DAMS di Roma, comincia a dedicare sempre più tempo alla musica. Da questo impegno musicale infatti, esce fuori un singolo (2010) dal titolo “Ancora un brivido” (di discreto successo) che gli permetterà di stabilire una collaborazione con il produttore romano Daniele Tortora. Sarà quest’ultimo infatti ad avanzare a Diodato la proposta di lavorare ad un disco. Così il 26 aprile 2013 esce “ E forse sono pazzo” che , nel corso dei mesi, riuscirà ad ottenere un’ottima risonanza.
In settembre la coraggiosa rivisitazione di “amore che vieni, amore che vai” di De Andrè, viene scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del film “Anni felici”.
Data l’ottima fattura degli ultimi lavori, non solo Diodato riuscirà a farsi sentire in molti programmi radiofonici nazionali (di alta qualità), ma in occasione dell’ultimo Medimex 2013 è stato premiato dalla piattaforma Deezer come artista dell’anno.
Si è trattato di mesi pieni di soddisfazioni per lui, il quale parteciperà al 64° Festival di Sanremo, tra le nuove proposte, con la canzone “Babilonia”.
Trepidanti, aspettiamo di ascoltare la voce di questo talento italiano che, ai microfoni di Echoes – RLT, ci racconterà della sua musica.
Link della cover di De Andrè
Con lui abbiamo parlato della sua storia, della musica ascoltata nel passato e del cammino che lo porterà a Sanremo dal prossimo 18 Febbraio.
QUI IL PODCAST
Buon ascolto ;)