Il 21 e 22 Marzo, di fronte a un ristretto pubblico di giornalisti, ospiti illustri e fortunati invitati composto da 800 persone, i Coldplay si sono esibiti in uno show dal vivo in cui hanno suonato tutte le nove tracce che saranno contenute nel nuovo album Ghost Stories, in uscita mondiale il 20 Maggio. Lo show è stato registrato per creare il dvd live che accompagnerà l’uscita del disco, ed ha attirato complimenti e celebrazioni più o meno unanimi di tutti i presenti.
I Coldplay hanno preso parte anche all’I-Tunes Festival di Austin (11 Marzo) lanciando alcune nuove tracce in anteprima anche in quell’occasione. Il concerto è stato trasmesso in diretta streaming su i-Tunes e Chris Martin ha sbagliato l’intro di piano della canzone Clocks, dandoci il sollievo di scoprire che anche lui è umano e commette gli errori tecnici dei comuni mortali.
Il 7 Aprile è uscito il video di Magic, primo singolo ufficiale di Ghost Stories (9 milioni di visualizzazioni in meno di 2 settimane) mentre in contemporanea veniva diffuso il comunicato ufficiale che fissa le date e i luoghi del tour di lancio, una serie di show relativamente intimi che toccherà Stati Uniti, Europa e Giappone.
I Coldplay ci hanno abituato a giganteschi show pieni di sorprese e strabilianti effetti speciali. La goduria di assistere a esecuzioni perfette di una lista infinita di meravigliose canzoni vale già da il prezzo del biglietto, tuttavia andare a un concerto della band londinese vuol dire non solo ascoltare, ma soprattutto guardare. Quello a cui si assiste è un grande show in cui la musica è l’elemento principale, ma di sicuro non è l’unico a attrarre l’attenzione.
Incredibili giochi di luce costruiti con i metodi più ingegnosi, come la distribuzione tra il pubblico di braccialetti auto illuminanti che rende il pubblico parte integrante della scenografia, espedienti classici utilizzati in modo sensazionale, come la band che scompare dal palco per ricomparire nella zona posteriore dell’arena dopo aver percorso l’intero stadio di corsa nei sottopassaggi.
La spettacolarità si unisce a uno stile mai messo in discussione durante una lunga carriera che sembra arrivata all’apice, se non altro perché è difficile immaginare di salire più in alto di così.