Le possibilità sono due: ci si annoia e si aspetta che la noia ci uccida prima (e più dolorosamente) del Coronavirus oppure si nerda come mai si è fatto prima. Chiamate i vostri amici e preparate patatine e schifezze per affrontare grandi maratone oppure per giocare ai videogiochi fino a notte fonda. Se siete un po' più ipocondriaci preparatevi un tè profumato da accompagnare ad una meravigliosa pila di romanzi e graphic Novel.
Io, se volete, posso darvi dieci consigli su cosa usare per combattere la noia in questi luuunghi giorni vuoti.
1) Fallout
Il primo consiglio, o meglio, i primi sono tutti i titoli della saga di Fallout: una serie incredibilmente longeva che proprio per questo copre vari generi videoludici, dal gioco di ruolo a turni, al tattico a squadre fino alla declinazione più moderna, un mix di sparatutto e gioco di ruolo, con un ambientazione di fondo postapocalittica davvero affascinante, tanto da farvi passare l'intera notte a giocare con gli amici (provare per credere). I vari Fallout sono reperibili su praticamente ogni piattaforma, Playstation, Xbox e Pc quindi non avete scuse per non provarli.
2)The Last of us
Rimaniamo in tema videogiochi postapocalittici, aggiungendo però l'argomento più caldo di questa settimana, una terribile epidemia che ha decimato la popolazione mondiale ,proprio come il Coronavirus (stando alle rappresentazioni che ne fanno i vari giornali e telegiornali). In questo caso però si tratta di un particolare fungo che ha ucciso gran parte degli esseri umani e preso il controllo dei loro corpi, trasformandoli in zombi e portando quindi al collasso della società. Tra gli ultimi superstiti rimasti ci sono Joel e la piccola Ellie, i nostri protagonisti, che dovremo aiutare a sopravvivere e a fuggire da una Boston distrutta ed in Quarantena. Il gioco ha tanti aspetti interessante, a partire dalla resa grafica di location suggestive, in rovina ed invase da piante e funghi, che risvegliano una sorta di sensazione del sublime come di rado accade nei videogiochi.
Anche la trama è potente e ricca di momenti che faranno insinuare la lacrima al lato dell'occhio.
Il gameplay inoltre è abbastanza intuitivo. Ma attenti, intuitivo non vuol dire certo facile e noioso. Per inciso, a fine maggio, dopo quattro anni dall'Annuncio, uscirà The Last of Us Part II. Un motivo in più per recuperare questo piccolo (o meglio breve, forse l'unica pecca) capolavoro di Naughty Dog.
3)Il ciclo della Fondazione
Cambiamo completamente genere e passiamo ad una serie di romanzi fantascientifici. L'autore è uno dei più grandi esponenti (se non addirittura il più grande) di questo genere, Isaac Asimov. Probabilmente lo avrete sentito nominare per le famose Tre leggi della Robotica. In effetti le opere più famose dell'autore russo naturalizzato statunitense sono quelle del Ciclo dei Robot (in particolare “Io, Robot” di cui dovreste almeno aver sentito il titolo), che analizzano il complesso rapporto tra l'uomo e l'intelligenza artificiale che man mano prende coscienza di sé. Ma quelle che vi consiglio oggi sono opere completamente diverse, in cui non si accenna (quasi) mai ai robot. Nell'anno 12.069 dell'Era Galattica il gigantesco Impero Galattico (una sorta di gigantesco epigono futuristico dell'Impero Romano), che controlla tutta la Via Lattea, è giunto al suo collasso e non manca molto prima che crolli. L'unico a capire l'entità della crisi è Hari Seldon, il più grande luminare di una particolare scienza detta Psicostoria, una disciplina che, mescolando psicologia, statistica ed analisi storica, mira a prevedere il futuro, ipotizzando i comportamenti di grandi masse di esseri umani e prendendo così le dovute contromisure. Egli dunque decide di colonizzare due pianeti ai lati opposti della Galassia, Terminus, su cui si stabilirà la prima fondazione, ed un misterioso pianeta su cui si stabilirà la seconda, di cui non si sa nulla. Le due fondazioni, avranno il compito di svilupparsi e conservare le conoscenze e le tecnologie del morente Impero Galattico, con l'obbiettivo di fondare, tra mille anni il Secondo Impero Galattico. I libri sono brevi e i primi tre, il nucleo originale della saga, sono composti di piccole storie separate;tutti elementi che, assieme all'affascinante stile di Asimov, faranno sì che li divoriate in pochissimi giorni.
4)Violet Evergarden
Passiamo a qualcosa da recuperare su Netflix, che tanto lo so che state scrollando il catalogo da almeno un'ora in cerca di qualcosa da vedere. Cominciamo con un anime piacevole, breve (sono 13 episodi da una ventina di minuti ciascuno) e dalla trama semplice ma carica di impatto emotivo, raccontata magistralmente. La storia di Violet, giovane ex soldato che ha preso le mani in guerra e che dovrà abituarsi ad una vita per lei completamente sconosciuta, vi catturerà. Una sorta di Pinocchio in salsa steampunk-ottocentesca.
5)Porco Rosso
Su Netflix hanno cominciato ad inserire nel catalogo i vari film dello Studio Ghibli. Dei veri e propri capolavori dell'animazione. E ho scoperto che esistono molte persone che non ne hanno mai visto neanche uno. Male, molto male. Potrei consigliarvi qualsia si film di questo studio: I racconti di Terramare o la Principessa Mononoke ad esempio; ma ho optato per il mio preferito. Un aviatore italiano che ha combattuto durante la Prima Guerra Mondiale e che ora, dopo essersi ritrovato trasformato in un maiale, combatte i pirati del cielo che imperversano nell'Adriatico. Se non vi ho convinto a vederlo, non so che altro dire.
6)American Gods
Passiamo ad Amazon Prime. Questa volta vi consiglio sia una serie tv sia il libro da cui è tratta. American Gods infatti, oltre ad essere un coinvolgente romanzo del maestro Neil Gaiman, è una delle serie che vi faranno capire come Amazon Prime abbia surclassato Netflix in quanto a qualità dei suoi prodotti originali. Gli dei Antichi, capeggiati da Odino, o se preferite Mr. Wednesday, combattono un'ultima disperata guerra contro i nuovi dei dell'economia, della televisione e della tecnologia che hanno preso il loro posto nel cuore degli uomini. Il libro è coinvolgente, con una narrazione sempre più coinvolgente e piena di colpi di scena man mano che la “Tempesta” che il protagonista, Shadow Moon, avverte nell'aria si avvicina. La prima stagione della serie è una trasposizione uno a uno del libro, mentre la seconda subisce qualche variazione significativa. Voi nel dubbio date un'occhiata sia al libro che alla serie.
7)Snowpiercer
Sicuramente avete sentito parlare di Bong Joon-ho, se non altro perchè il suo Parasite ha fatto incetta di statuette all'ultima Notte degli Oscar. Ma non siamo qui per parlare di Parasite (se vi interessa ho scritto una recensione sull'argomento, potete sempre recuperarla qui), ma di un film del 2013 che ha cominciato a far parlare di questo geniale regista coreano. Nel suo primo film in lingua inglese (e quindi diretto ad un pubblico internazionale) Bong Joon-ho mescola azione, postapocalittico e tematiche ambientali e di classe: tutta l'umanità è costretta da una terribile glaciazione a rifugiarsi, per sopravvivere, su di un gigantesco treno che continua a vagare per la Terra. Al suo interno la popolazione è divisa in classi sociali, che vivono in vagoni sempre più lontani dalla testa del treno e che, sono costretti a vivere in condizioni via via peggiori. Proprio partendo da uno dei vagoni di coda, i protagonisti decidono di guidare una rivolta per farsi strada fino alle carrozze di testa del treno e poi alla locomotiva. La storia è piena di colpi di scena ed il finale vi terrà incollati allo schermo.
Qualche menzione d'onore
Prima di giungere all'ottavo consiglio vorrei fare tre brevi menzioni d'onore. La prima è Il Decameron, di Giovanni Boccaccio: cento novelle una più divertente dell'altra in un italiano elegante e tutto sommato facilmente comprensibile; superate lo scoglio del “Eh ma la professoressa mi ci ha torturato a scuola” e confidate nel fatto che alcune novelle fanno morir dal ridere; e poi, quale opera è più in tema?
La seconda menzione va ad How I met your mother. Sicuramente quasi tutti voi hanno già visto questa geniale sitcom, ne sono certo, ma gli episodi sono talmente brevi divertenti e coinvolgenti da renderla la serie perfetta per fare una bella maratona con gli amici; senza contare che vale sempre la pena vedere Jason Segel (Marshal) in versione avvocato messicano.
Infine vi consiglio i manuali di Dungeons&Dragons. No, non vi consiglio di leggerli tutti come fossero un romanzo, ma viconsiglio di riunirvi con qualche amico, prendere un set di dadi e provare ad immergervi nel mondo dei giochi di ruolo: è il passatempo perfetto in questo periodo di quarantena. Non ve ne pentirete.
8) Kobane Calling
Concludiamo con un romanzo a fumetti tutto italiano, del geniale Zerocalcare. L'opera è una sorta di resoconto di viaggio dell'autore nella zona di Kobane, nella quale nel 2015, anno in cui il fumetto è stato pubblicato, si combatteva una feroce battaglia tra le milizie curde e i tagliagole dell'Isis. L'opera ha il solito piglio agrodolce dell'autore, quel misto di umorismo e lucida coscienza dell'essenza della vita, sempre oscillante tra divertente ed amaro, reso ancora più forte proprio dal soggetto narrato. Potrei consigliarvi praticamente qualsiasi opera di Zerocalcare, ma ho deciso di concludere con questa solo per ricordare brevemente una cosa: nonostante Kobane Calling sia stato scritto cinque anni fa la situazione che il fumetto racconta è ancora molto attuale e migliaia di persone cercano di fuggire da un Medio Oriente martoriato dalla guerra e dalla fame, in cui anche dopo la sconfitta del Califfato Islamico, l'orrore della guerra continua a persistere. Proprio in questi giorni numerosi profughi sono ammassati sull'Isola di Lesbo, al confine tra Grecia e Turchia e la situazione si fa sempre più critica. Ma sui vari mezzi di informazione si sente solo parlare del Coronavirus, spesso con la stessa rilevanza in materia che ha l'articolo che avete appena letto.
Detto questo, cerco di concludere in maniera un po' più allegra. La situazione di questi giorni può generare panico, certo, ma vedetela come un occasione. Supereremo anche questo momento di crisi, basta seguire qualche regola ed avere un po' di buon senso. E poi, come potete vedere, stare a casa non è poi un così gran male. Alla fin fine c'è tanto da vedere, da leggere e da giocare.
Di Matteo Borelli de Il Consiglio di Elrond