Dal ritorno a sorpresa dei Fine Before You Came al nuovo, insolito lavoro de Le Luci della Centrale Elettrica, dall'esordio dei Gospel a Paolo Benvegnù: marzo è stato un mese davvero ricco di musica.
FINE BEFORE YOU CAME - IL NUMERO SETTE
La Tempesta | emo-core, post-rock
Il gruppo di Jacopo Lietti torna a sorpresa con "Il numero sette", sette come i brani che compongono questo nuovo lavoro. Più introspettivi, meno rabbiosi del solito, i milanesi Fine Before You Came sembrano aver preso una piega più morbida, pur mantenendo una certa ruvidezza del suono e un certo dolore in ogni nota. Una band in qualche modo più matura, che rimane a distanza di anni bandiera di un certo genere e di una certa attitudine in Italia. Con un Lietti molto vicino al cantato di Fiumani, diamo il bentornato al gruppo-simbolo della libertà musicale, libertà al di fuori di qualsiasi logica di mercato.
mood: emotivo
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA - TERRA
Cara Catastrofe | cantautorato, indie rock, alt-rock
Da "Costellazioni" Vasco Brondi è tornato sulla "Terra", compiendo un viaggio musicale alla scoperta di un territorio multietnico in cui culture e tradizioni diverse si incrociano e convivono. Il cantautorato tipico di Brondi cambia e dipinge scenari quasi post-apocalittici in cui la natura prende il sopravvento sulla città. Lo stile, sempre molto ridotto all'osso, questa volta si arricchisce di sonorità provenienti da vari angoli del mondo, dall'Africa all'America, dall'India ai Balcani. Con la produzione curata da Federico Dragogna, il violino di Rodrigo D'Erasmo e tanti ospiti d'eccezione come le percussioni di Daniel Plentz dei Selton, i cori di Giorgieness e di Marco Ulcigrai de Il Triangolo, il cantautore ferrarese tinge di colori nuovi la sua musica e racconta di viaggi, di storie lontane e vicine e di una terra tormentata e multiculturale non lontana dalla nostra.
mood: il viaggio. Musicale, all'interno di noi stessi, a spasso nel mondo. Basta che sia un viaggio.
COLOMBRE - PULVISCOLO
Bravo Dischi | indie rock, psichedelico
Colombre in realtà è Giovanni Imparato, frontman dei Chewingum. "Pulviscolo" è il frutto di questo suo progetto solista, progetto per cui il musicista di Senigallia ha affrontato le sue paure, riuscendo a tirare fuori un lavoro coraggioso con cui parlare di se stesso. Tra psichedelie avvolgenti e testi diretti, Colombre butta fuori ciò che ha dentro e invita a combattere i propri mostri interiori prima che sia troppo tardi. Con la collaborazione di Iosonouncane in "Blatte", "Pulviscolo" è un disco semplice, dalle sonorità nebulose e un pizzico di mistero in cui emerge la voce delicata del cantautore, evanescente come il pulviscolo, forte abbastanza da fronteggiare il proprio Colombre. (QUI ARTICOLO E PODCAST DELL'INTERVISTA A COLOMBRE)
mood: coraggio
PAOLO BENVEGNÙ - H3+
Woodworm | cantautorato, alt-pop
La fine di quella trilogia cominciata con "Hermann" e andata avanti con "Earth Hotel". "H3+" pone fine a questo viaggio nell'anima, in cui Benvegnù riesce a parlare di sentimenti come solo lui sa fare, partendo da una molecola, quella che potrebbe aver dato origine all'acqua sul nostro pianeta, e quindi l'origine di tutto. Scenari quasi fantascientifici, un disco dalle sonorità cosmiche in cui le stelle siamo noi e l'H3+ riempie il vuoto tra di noi, pronto a far nascere qualcosa che ci unisca. Con il suo elettro-pop sperimentale, archi e il sax di Steven Brown, il cantautore milanese ci trascina in un mondo in fin dei conti non troppo surreale con le sue atmosfere ruvide ma oniriche. In fondo i sentimenti e i rapporti umani a volte sembrano proprio fantascienza pura e Benvegnù sa sempre come spingerci a guardare dentro noi stessi.
mood: un nuovo tipo di scienza che studia la molecola dell'anima
GAZEBO PENGUINS - NEBBIA
To Lose La Track | rock, post-hardcore
La band emiliana torna a quattro anni di distanza da "Raudo". "Nebbia" è un lavoro più ponderato rispetto ai precedenti, più maturo, con i suoni ruvidi ma in qualche modo più ovattati, avvolti in una foschia che invece di farli perdere, li rende più compatti e decisi. Terribilmente lucido, questo nuovo album parla di una generazione alla deriva, priva di punti di riferimento solidi, brancolante nella nebbia. Riflessivo ma sempre graffiante, il gruppo di Gabriele "Capra" Malavasi crea una scenografia a dir poco fosca in cui siamo invitati alla ricerca di una luce, un raggio di sole che illumini la giusta via, la ricerca di una stabilità e un posto sicuro in questo periodo storico nebbioso. Bentornati, Gazebo Penguins.
mood: la perenne caccia ad un senso ed uno scopo
GOSPEL - GOSPEL
Costello's Records | rock, blues, garage
Una solida scarica elettrica quella dei Gospel. Con lo zampino di Marco Ulcigrai (Il Triangolo, collaboratore live dei Ministri) alla produzione, il gruppo dalle rive del Lago Maggiore fonde un blues acido insieme alla ruvidezza del garage e al cantautorato rigorosamente italiano. Primo album per i Gospel, con cui già dimostrano di avere le idee chiare e una personalità molto forte. Chitarre ruggenti, voce limpida, elettricità che cola ad ogni nota. Un nuovo modo di fare rock in Italia, una lieta novità del panorama musicale italiano indipendente. (QUI ARTICOLO E PODCAST DELL'INTERVISTA AI GOSPEL)
mood: rock, quello puro
MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO - UN INCUBO STUPENDO
La Tempesta | indie, rock
Maggiore maturità anche per i Management del dolore post-operatorio, senza perdere quell'ironia che li ha sempre caratterizzati. A quasi dieci anni dall'esordio, il gruppo di Lanciano torna con "Un incubo stupendo", un lavoro più ragionevole e ragionato rispetto al passato, un tuffo all'interno delle proprie profonde acque interiori. Una nuova svolta per il gruppo di Luca Romagnoli che passa da sfumature punk a un indie-rock di impronta britannica. All'interno, uno sguardo meno arrabbiato e più "adulto" sul mondo intorno a noi. Un disco che rappresenta un passaggio per la dissacrante band, forse un po' insicuro ma interessante in ogni caso. (QUI ARTICOLO E PODCAST DELL'INTERVISTA AI MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO)
mood: diventare grandi
CAMPOS - VIVA
Aloch Dischi / Audioglobe | elettronica, folk
Esordio per i Campos, trio per i due terzi pisano e per un terzo australiano. Un folk circondato da una morbida e misteriosa elettronica e coronato dalla voce roca, venata di ruggine, quasi dolorosa di Simone Bettin. Ermetico, a tratti cupo, "Viva" è un disco dal sapore oltreoceano a colpi di beat e testi in inglese, atmosfere dark ma molto delicate. Una nuova dimensione del folk, un incontro tra la dimensione acustica e quella elettronica della musica. Un esperimento interessante e un inizio impeccabile. (QUI ARTICOLO E PODCAST DELL'INTERVISTA AI CAMPOS)
mood: un ponte tra due mondi
RAINBOW ISLAND - CRYSTAL SMERLUVIO RIDDIMS
Flying Kids Records / NO=FI Recordings | psych, ambient, elettronica
Allucinazioni elettroniche quelle dei romani Rainbow Island. Tra psichedelie, ritmi spezzati e synth all'apparenza torturati, il gruppo ci offre un trip mentale e un valido motivo per non drogarsi: per viaggiare con la testa ed evadere dalla realtà basta la loro musica cibernetica. Dalla new wave anni ottanta all'ambient, da vaghe tinte dub alla psichedelia pura, "Crystal Smerluvio Riddims" è un caos musicale apparente con una logica perfetta al suo interno. Difficile da digerire, ma appassionante se scegliete di abbandonarvi alla follia dei Rainbow Island.
mood: un bizzarro ma travolgente sogno ad occhi aperti
DUTCH NAZARI - AMORE POVERO
Giada Mesi / Undamento | rap
Uno strano modo di fare rap, più cantautorato. Un incrocio bizzarro circondato da un vortice elettro-pop curato nel dettaglio. Il "rapper" veneto in questo suo disco d'esordio presenta una nuova dimensione del rap, una dimensione coraggiosa in cui si avvale di alcune collaborazioni con i colleghi Willie Peyote, Wairaki e Frah Quintale del gruppo rap Fratelli Quintale. Ironico ma amaro, originale e coinvolgente, "Amore povero" si pone forse come una delle vere novità di questo 2017. Un buon primo passo e un po' di freschezza in questo genere.
mood: poesia rap